Il clerico Radicale islamico Man Haron Monis è morto durante l'irruzione della polizia, verso le 17:30. Due i morti.

L'Huffington Post - 15/12/2014 - Le teste di cuoio hanno fatto irruzione nella caffetteria di Sydney teatro del sequestro. Testimoni riferiscono di esplosioni e colpi di arma da fuoco. L'operazione non sembra ancora conclusa. Nel blitz sarebbero rimaste ferite almeno quattro persone. Diversi ostaggi (almeno cinque o sei) sono stati visti scappare dal locale. Altri cinque erano riusciti a uscire nelle ore precedenti. Non è ancora chiaro quante persone in tutto siano state sequestrate da Man Haron Monis, l'uomo identificato come l'aggressore.


L'Huffington Post - 15/12/2014 - L'uomo che ha sequestrato numerosi ostaggi in una caffetteria del centro finanziario di Sydney sarebbe Man Haron Monis, un rifugiato iraniano accusato di aver abusato di decine di donne. Lo sostiene l'emittente televisiva locale 9 News. Monis, 49 anni, è residente a Sydney e la stampa australiana ricorda che l'uomo, noto anche come Mohammad Hassan Manteghi, nel settembre del 2013 fu condannato a 300 ore di servizi sociali per aver inviato una lettera offensiva ai familiari di un soldato australiano ucciso in Afghanistan. Man Haron Monis si è autoproclamato "sceicco Haron", ed è stato incriminato con l'accusa di aver stuprato decine di donne durante pratiche che definiva "curative". È stato anche accusato dell'omicidio della sua ex moglie. Personaggio molto noto in Australia (la rete è piena di articoli su di lui), Haron Monis sarebbe il sequestratore che ha in mano la vita di decine di persone. Lo conferma l'agenzia di stampa Reuters, che cita una fonte di polizia.


Sydney - AsiaNews/Agenzie - 15/12/2014 - Al momento, dopo oltre sei ore di sequestro, non si capisce se queste persone sono state liberate o sono fuggite, dal Caffè Lindt, dove da diverse ore un uomo armato tiene in ostaggio un numero indefinito di persone. Tutto è cominciato nella mattina: un uomo armato, con zaino e bandana, è entrato nel caffè, che sorge nel centro finanziario della città.  La polizia ha circondato l'edificio e controlla tutta la zona e si è messa in contatto con il rapitore, ma finora non è chiara alcuna motivazione del gesto e nessuna rivendicazione. Ad un certo punto, ad una delle finestre del caffè è apparso un drappo nero con una scritta in arabo, che riporta la frase della confessione di fede islamica: "Non vi è Dio che Allah e Maometto è il suo profeta". Il drappo era tenuto dalle mani tremanti di alcuni camerieri.


Sydney - Repubblica - 15 dicembre 2014 - Il locale è circondato dalla polizia. La tv 7News, la cui sede è a pochi metri dalla cioccolateria, ha pubblicato il fotogramma del sospetto terrorista all'interno del locale tratto da un video. L'uomo avrebbe parlato al telefono con un conduttore radiofonico locale, che ha rifiutato di mandarlo in onda in diretta. Chiederebbe di incontrare il premier Tony Abbott (avrebbe detto che lui conosce "molto bene" le motivazione dell'assedio), e vuole che gli sia consegnata una bandiera dell'Esercito islamico, la formazione terrorista basata in Siria e Iraq. Avrebbe piazzato due bombe nel locale e altre due all'esterno, hanno detto alcuni ostaggi a Channel 10. Due radio locali e due tv hanno ricevuto telefonate da persone sequestrate nella cioccolateria che hanno detto di chiamare per conto del sequestratore.


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