guarda il video: https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=j1ka4oKu1jo


l'Huffington Post
04/12/2014

Come uccidere e farla franca

"Come uccidere e farla franca": se sei poliziotto, è facile. È durissimo il titolo scelto dall'edizione americana dell'Huffington Post per commentare il proscioglimento dall'agente che a New York ha soffocato fino alla morte un afro-americano disarmato. Il fatto è accaduto lo scorso luglio, nei giorni scorsi è arrivato il verdetto del grand giurì: l'uomo in uniforme non sarà processato.

La decisione ha scatenato nuove proteste negli Stati Uniti e l'indignazione dei commentatori. E hanno fatto discutere le parole del sindaco della Grande Mela, Bill De Blasio, sposato a una afroamericana: "Mio figlio è nero, gli ho detto che quando esce deve stare attento alla polizia".

La vicenda ricalca in maniera impressionante la storia di Michael Brown, il diciottenne di Ferguson ammazzato a colpi di pistola dall'agente Darren Wilson, prosciolto le scorse settimane. In quel caso la sentenza del gran giurì aveva scatenato la guerriglia urbana nel sobborgo di Saint Louis dove era avvenuta l'uccisione, mentre numerose mobilitazioni avevano preso le strade di New York, Los Angeles, Seattle e altre città americane.

Un impressionante video mostra il soffocamento di Eric Garner, l'uomo ucciso a New York. Garner sembra innocuo e soprattutto è disarmato. Sta vendendo sigarette illegalmente, ma a quanto pare il suo atteggiamento non è aggressivo. Eppure viene immobilizzato, buttato a terra, e colpito al collo.

Le sue ultime parole ("Non riesco a respirare") sono diventate il grido di protesta degli americani che vogliono mettere fine agli abusi della polizia, e hanno ispirato una vignetta nella quale una donna che impersona la giustizia americana si trova a terra, sul marciapiede, con difficoltà respiratorie.

Il New York Times ha definito "grottesca" e "vergognosa" la decisione del gran giurì di non mandare a processo l'agente Daniel Pantaleo. Le prove, ha detto la giuria popolare, sono insufficienti. Eppure, scrive il Times, i giurati "devono avere visto lo stesso video" che ha fatto il giro del mondo, quello che mostra l'agente cingere il collo di Garner - una mossa che il dipartimento di polizia vieta - gettarlo a terra e schiacciare la sua testa sul marciapiede. È chiaro che si è trattato di un'azione di polizia violenta e che un uomo innocente è morto".

La rabbia che attraversa gli Stati Uniti è arrivata fino alla Casa Bianca: così come è accaduto per Ferguson, il ministro della Giustizia Eric Holder ha annunciato che avvierà una indagine federale sulla morte di Eric Garner con l'obiettivo di stabilire se sono stati violati i diritti civili.

Intanto la comunità nera si mobilita. Il reverendo Al Sharpton, uno dei principali leader della comunità afro-americana, chiama a una marcia di protesta il 13 dicembre a New York: "E' arrivato il momento di una marcia nazionale per affrontare una crisi nazionale", ha affermato Sharpton. "Prima Ferguson, poi New York, poi Cleveland: è ora di portare tutti questi casi nella capitale per dire basta".

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