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28/01/2014

Egitto: Mohamed Morsi, l'urlo del leone in gabbia contro i giudici: "Io sono il presidente, voi chi siete"

Come una leone in gabbia, ha aspettato che tutti i giudici fossero seduti per lanciare il suo grido di rabbia. “Chi siete voi? Io sono il presidente. E voi? Abbasso i militari golpisti”. Il presidente deposto dell'Egitto, Mohamed Morsi, ha esordito così in tribunale al Cairo, rinchiuso in un gabbiotto di vetro, separato dagli altri imputati, all'inizio del processo per la fuga dal carcere durante la rivolta del 2011.

Soltanto 19 delle 129 persone incriminate nel caso sono state arrestate, mentre le altre sono ricercate dalle autorità. Il caso è legato alla fuga da carceri egiziane di oltre 20mila detenuti, tra cui lo stesso Morsi e membri di Hamas e Hezbollah. Le autorità accusano gli imputati di aver cercato di "distruggere lo Stato egiziano e le sue istituzioni" complottando con i gruppi stranieri infiltrati nel Paese da Gaza e di aver sfruttato la rivolta contro Hosni Mubarak per organizzare fughe dalle carceri. Secondo la procura, oltre 800 combattenti stranieri entrarono in Egitto dalla Striscia di Gaza per prendere parte ad assalti a tre prigioni, durante i quali furono uccisi diversi poliziotti e detenuti.

A sorpresa, Morsi ha anche nominato un avvocato difensore che lo rappresenti al processo. Si tratta di Mohamed Selim El-Awa, che già ha difeso numerosi esponenti dei Fratelli Musulmani durante il regime di Mubarak. El-Awa è stato anche candidato alle elezioni presidenziali del 2012 e consulente legale del partito islamico moderato al-Wasat. In precedenza Morsi aveva sempre rifiutato di nominare un legale, affermando di non riconoscere l'autorità della corte. Il processo è stato aggiornato al 22 febbraio.

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