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Saturday, 19 April 2014

Egitto: più di 20.000 detenuti pronti per la rivolta

Per la prima volta dal 3 luglio, data del colpo di stato, migliaia di prigionieri egiziani hanno annunciato che parteciparanno ad una rivolta contro la politicizzazione della giustizia nel post golpe in Egitto.

In una dichiarazione pubblicata dal Middle East Monitor Venerdì, i detenuti affermano che il loro numero supera i 20.000. Secondo la dichiarazione, sono 1.232 medici, 2.574 ingegneri, 124 professori universitari e scienziati, 5.342 affiliati di Al Azhar University, 3879 studenti, 704 donne, 689 bambini e migliaia di lavoratori in diversi settori. Tutti loro si trovano ad affrontare una miriade di accuse, tra cui il terrorismo e la violenza, portate contro di loro da "un gruppo di assassini assetati di potere e comandanti golpisti che hanno effettuato un colpo di stato sanguinoso che costò la vita a migliaia di persone."

La dichiarazione condanna la repressione senza precedenti delle milizie del colpo di stato militare, citando arresti arbitrari e accuse inventate portate contro cittadini patriottici.

La dichiarazione condanna la magistratura egiziana per essere diventata uno strumento dei militari, dove tribunali politicizzati emettono verdetti basati sui capricci dei militari golpisti.

"Sentenze della Corte si basano su accuse prive di fondamento, che portano a sentenze che violano la legge, la costituzione, e tutti gli standard internazionali di un processo equo. Ad esempio, un tribunale, in due sessioni, ha condannato 529 detenuti a morte per l'uccisione di un agente di polizia. Nella seconda sessione ha inflitto una condanna a vita per gli altri imputati dalla prima sessione. Tale giustizia rapida è illegale, ma soprattutto illogica", aggiunge il comunicato.

Secondo la dichiarazione, la macchina di tortura impiegata dai militari, inclusi shock elettrici, rimozione di chiodi, percosse e taglio di parti del corpo. La dichiarazione afferma che dal 3 luglio, data del colpo di stato, 21 prigionieri sono morti sotto tortura all'interno dei centri di detenzione, 618 soffrono di gravi malattie, tra cui 53 bambini affetti da parotite, ma le autorità si rifiutano ancora di liberarli.

Sulla base di quanto sopra, i prigionieri hanno dichiarato una rivolta in tutte le carceri egiziane per far cadere il colpo di stato. "E' tempo di dichiarare la rabbia", si legge nella dichiarazione. La rivolta inizierà con uno sciopero della fame e un sit-in all'interno di tutte le cellule, boicottando le udienze giudiziarie, e le visite personali. L’inizio è previsto per il 30 aprile.


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Saturday, 19 April 2014

Egypt: More than 20,000 detainees to start 'uprising'

For the first time since the July 3 coup, thousands of Egyptian prisoners announced they would join an "uprising" against the politicization of justice in post-coup Egypt.

In a statement obtained by Middle East Monitor Friday, the detainees claimed their numbers exceed 20,000. According to the statement, the detainees include 1232 medical doctors, 2574 engineers, 124 university professors and scientists, 5342 Al-Azhar University affiliates, 3879 students, 704 women, 689 children and thousands of workers in different sectors. All of them are facing a myriad of charges, including terrorism and violence, brought against them by "a bunch of power-hungry killers and coup commanders who carried out a bloody coup that claimed the lives of thousands."

The statement slammed the unprecedented repression by "military coup militias", citing arbitrary arrests and trumped-up charges brought against "patriotic citizens".

The statement condemned Egyptian judiciary for becoming a tool for the military, politicizing courts and issuing verdicts based on the whims of military coup leaders.

"Court rulings are based on fake, unsubstantiated charges, which leads to verdicts that contravene the law, constitution, and all international standards of fair trials. For instance, one court, in two sessions, sentenced 529 detainees to death over the killing of one police officer. Another court handed down a life sentence for other defendants from the first session. Such speedy justice are illegal but above all illogical," the statement added.

According to the statement, the "torture machine" employed by the military included electrical shocks, removing nails, severe beating and cutting parts of the body. The statement claims that 21 prisoners died of torture inside detention centers since the July 3 coup, 618 are suffering serious diseases, including 53 children suffering from Parotitis but authorities still refuse to release them.

Based on the above, the prisoners declared an uprising in all Egyptian prisons to bring down the coup. "It's time to declare anger," the statement read. The uprising will start with a hunger strike and a sit-in inside all cells, boycotting prosecution hearings, and personal visits. It is slated to start on April 30.

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