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Al Arabiya News
Tuesday, 5 August 2014

Amr Moussa accenna ad un’incursione in Libia

Il governo egiziano dovrebbe prendere in considerazione una soluzione militare per i disordini in Libia, ha detto Amr Moussa in una dichiarazione rilasciata Domenica.

L'ex ministro degli esteri egiziano ha sollevato la speculazione che l'Egitto sta valutando un'incursione armata in Libia, dove i feroci combattimenti continuano tra gruppi ribelli e forze di sicurezza.

I disordini in Libia, confinante a occidente dell'Egitto, pone minacce alla sicurezza nazionale egiziana, aggiunge il comunicato.

"La situazione in Libia è una grande preoccupazione per l'Egitto, per i paesi confinanti della Libia, e per il mondo arabo in generale … Staterelli, sette e fazioni estremiste minacciano direttamente la sicurezza nazionale dell'Egitto. Chiedo un ampio dibattito per sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi, e per costruire il sostegno necessario in caso dovessimo esercitare il nostro diritto all'autodifesa".

Il portavoce degli Affari esteri eigiziani ha rifiutato di commentare la dichiarazione di Moussa. Queste osservazioni hanno però grande peso, considerando l’alto profilo di Moussa nela politica egiziana, a cui si aggiungono i suoi stretti legami con il presidente Abdel Fatah al-Sisi. Le sue dichiarazioni indicano che un'operazione militare egiziana in Libia è sul tavolo.

"La Libia brucia, e l'Egitto si avvicina ad una soluzione militare", ha titolato al-Masry al-Youm, uno dei più grandi quotidiani privati d’​​Egitto.

Analista della sicurezza ed ex ufficiale dell'esercito Khaled Okasha è un critico dell'intervento. "Un politico esperto deve conoscere i limiti dell'intervento dello Stato in altri paesi, anche se rappresentano una minaccia per noi", ha dichiarato al giornale Al-Watan commentando le osservazioni di Moussa.

La dichiarazione di Moussa è conforme alle preoccupazione dell'Egitto sui combattimenti in Libia, che si sono esacerbati dall’uccisione di 21 soldati egiziani il mese scorso in un posto di blocco sul confine egiziano-libico.

Le preoccupazioni egiziane si sono aggravate dopo che 13.000 lavoratori migranti egiziani sono fuggiti al confine della Libia con la Tunisia nei giorni scorsi, molti con storie spaventose sul loro trattamento riservatogli dalle milizie libiche.

L'agitazione ha solidificato la posizione di Sisi in Egitto, i suoi sostenitori ritengono che la leadership inflessibile sia l'unica alternativa al caos che si osserva in stati come la Libia e la Siria, anche se viene a costo delle libertà quotidiane.

Un'altra fonte del governo ha detto che era a conoscenza di piani immediati per intervenire in Libia.


Al Arabiya News
Tuesday, 5 August 2014

Amr Moussa hints at Egypt incursion into Libya

The Egyptian government should consider a military solution for the unrest in Libya, Amr Moussa said in a statement issued Sunday.

The former Egyptian foreign minister raised speculation that Egypt is considering an armed incursion into Libya, where fierce fighting continues between rebel groups and security forces.

The current unrest in Libya, Egypt’s neigbour to the west, poses threats to Egyptian national security, the statement added.

"The situation in Libya is a major concern for Egypt, Libya's neighboring countries, and the Arab world at large," Moussa said.

"Statelets, sects and extremist factions in Libya directly threaten Egypt's national security. I call for a broad public debate to sensitize public opinion to the risks, and to build the necessary support in case we have to exercise our right to self-defence."

Egypt's foreign affairs spokesman declined to comment on Moussa's statement.

These remarks are given great weight considering Moussa’s high profile in Egyptian politics, in addition to his close ties with President Abdel Fatah al-Sisi. His statements are an indicator that an Egyptian military operation in Libya is on the table.

"Libya burns, and Egypt approaches a military solution", al-Masry al-Youm, one of Egypt’s largest private newspapers, printed as a headline.

Security analyst and former army officer Khaled Okasha is one critic of the intervention. "A seasoned politician should know the limits of state intervention in other countries, even if they represent a threat to us," he told al-Watan newspaper in comment to Moussa’s remarks.

Moussa's statement is in-conjunction with Egypt’s concern over fighting in Libya, which has been exacerbated by the killing of 21 Egyptian soldiers last month in a checkpoint on the Egyptian-Libyan border.

Egyptian concerns have deepened after 13,000 Egyptian migrant workers fled to Libya's Tunisian border in recent days, many with frightening stories of their treatment by Libyan militias.

The unrest has solidified Sisi’s position in Egypt as his supporters believe stern leadership is the only alternative to the chaos seen in states like Libya and Syria, even if it comes at the cost of everyday freedoms.

Another government source said they knew of no immediate plans to intervene in Libya.

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