ECCP

E U R O P E A N  C O O R D I N A T I O N  O F  C O M M I T T E E S  A N D

A S S O C I A T I O N S  F O R  P A L E S T I N E


Bruxelles, 11 luglio 2014

Ai membri del Parlamento europeo

In questo triste 10° anniversario del Parere della Corte internazionale di giustizia sul muro israeliano dell'Apartheid, che ha dichiarato il muro illegale ed ha espresso l'obbligo per gli Stati terzi di adottare misure in grado di mettere fine a questa situazione illegale, ECCP – una rete di 50 comitati, organizzazioni, ong, movimenti di solidarietà  internazionali da 20 paesi europei, dedicato alla lotta del popolo palestinese per libertà, giustizia, uguaglianza, - vi scrive in relazione alla responsabilità della UE e degli Stati membri di portare avanti I propri obblighi giuridici di esercitare pressioni su israele affinché rispetti I diritti dei palestinesi e aderiscano al diritto internazionale.

Questo avviene in un momento particolarmente preoccupante, poiché l'attacco di Israele su Gaza sta avendo una escalation e provocando un numero crescente di vittime, mentre la popolazione civile, innocente, rimane senza protezione e a serio rischio di essere uccisa dall'Esercito israeliano.

Il 12 giugno, Israele ha lanciato una illegale operazione di punizione collettiva, infuriando in tutta la Cisgiordania, presumibilmente alla ricerca dei tre giovani coloni rapiti mentre facevano l'autostop vicino all'insediamento illegale di Gush Etzion. (1) Durante questa razzia, le forze israeliane hanno ucciso 15 palestinesi e arrestati altri 560, 200 dei quali sono tuttora trattenuti in prigione, senza capi d'accusa. Quando Israele, il 30 giugno, ha annunciato che erano stati trovati i corpi dei tre giovani, Netanyahu ha proceduto ad incitare alla vendetta, dichiarando che Hamas era responsabile e che Israele avrebbe risposto con una forte rappresaglia.

Successivamente, l'esercito israeliano ha iniziato incursioni in Cisgiordania ed aumentato il numero dei blocchi, lanciando nuovi attacchi aerei su Gaza. Nel frattempo minacce e attacchi contro palestinesi da parte di cittadini di Israele hanno cominciato a prendere piede e dopo diversi tentativi di rapire giovani palestinesi, i coloni israeliani hanno sequestrato e ucciso Mohammed Abu Khdeir, un palestinese di 17 anni, vicino alla sua casa, a Gerusalemme est occupata. E' stato confermato che è stato bruciato vivo.

L'annuncio, il 7 luglio, del Ministro degli esteri israeliano Avigdor Liebermann, di voler mettere fine all'accordo di Governo con il Primo Ministro Netanyahu, caccusandolo di non essere abbastanza duro con I palestinesi, ha indebolito il Primo ministro in modo significativo e lo ha messo sotto pressione per partire con operazioni militari. Poco più tardi nello stesso giorno Netanyahu ha lanciato una operazione militare su larga scala contro la striscia di Gaza e richiamato 40.000 riservisti per preparare una possibile invasione di terra. Il Ministro della difesa israeliano ha annunciato che l'offensiva, eufemisticamente denominata martedì “Confine protettivo”, sarà una “lunga operazione” e che “siamo solo all'inizio”.

Da quel momento l'esercito israeliano ha lanciato centinaia di attacchi aerei, uccidendo più di 80 palestinesi, inclusi 8 bambini, e ferendone più di 600. Numerose case e altre infrastrutture civili sono state bombardate e danneggiate, l'Ospedale europeo di Gaza, l'impianto di depurazione e i condotti dell'acqua potabile che fornisce acqua ad oltre 70.000 persone. 

Mentre migliaia di persone in Europa e al di là, manifestano per chiedere la fine immediata degli attacchi israeliani contro la popolazione assediata di Gaza, a cui è anche impossibile fuggire dalle bombe israeliane,  le organizzazioni della società civile denunciano con forza l'impunità israeliana  e la complicità della UE e dei suoi stati membri, nei crimini di Israele.

Pertanto noi ci rivolgiamo a voi – nuovi eletti del Parlamento Europeo – chiedendovi di mostrare il vostro impegno a sostegno del diritto internazionale, dei diritti umani e per una pace giusto e di:  

1) Condannare le uccisioni tra la popolazione civile palestinese – inclusi bambini, donne, anziani -  da parte dell'esercito israeliano, e chiedere la fine dell'inumano assedio di Gaza. 

2) Sollecitare il Consiglio Europeo ad esercitare una pressione significativa su Israele affinché metta fine immediatamente ai suoi assalti militari e punizioni collettive contro la popolazione di Gaza assediata

3) Mettere in opera una piena applicazione del Parere consultivo della Corte internazionale di Giustizia, secondo l'obbligo giuridico della UE, a non riconoscere né dare aiuto e assistenza al muro e agli insediamenti, e di prendere misure efficaci a fare pressione su Israele per mettere fine alla situazione illegale creata dal muro e dal regime ad esso connesso. 

4) Lavorare con altri parlamentari europei per una immediata sospensione dell'Accordo di Associazione UE-Israele a causa delle pesanti violazioni operate da Israele del diritto internazionale e dei suoi crimini di guerra, in base agli artt. 2 e 79, e in accordo con le politiche definite dalla UE in materia di rispetto del diritto internazionale.  

5) Lavorare all'interno della UE per favorire la fine del commercio di armi tra Stati membri della UE e Israele. 

Note

1 Secondo quanto emerso sembra adesso che il Governo di Israele sapesse fin dal primo giorno che i giovani coloni erano stati uccisi, e sospettasse con ragionevole certezza i due omicidi (che non erano di Hamas). Ma, secondo quanto riportato, nascosero questa informazione – anche alle famiglie, dando loro una speranza falsa che I loro figli fossero ancora vivi – per poter giustificare una offensiva su vasta scala volta a punire I palestinesi per la formazione di un Governo di unità con Hamas e per arrestare quanti più possibile membri di Hamas, con quel pretesto.
Vedi:

http://electronicintifada.net/content/netanyahu-government-knew-teens-were-dead-it-whipped-racist-frenzy/13533

and

http://www.aljazeera.com/programmes/insidestory/2014/07/israel-gaza-tensions-preparing-battle-201478151125992576.html

top