linkiesta - 19 Lug 2014 - Questi sono i dati dell’escalation militare in corso fino al 18 luglio: gli attacchi israeliani sono stati 3.844, di cui 2.403 attacchi aerei, 733 bombardamenti navali e 708 attacchi di artiglieria, che hanno provocato sino ad ora oltre 300 morti palestinesi e oltre 2mila feriti. 263 case a Gaza sono state totalmente distrutte e 1.494 danneggiate. Intanto la popolazione a Gaza inizia ad avere problemi di accesso al cibo, sempre più scarso, soprattutto per i prodotti freschi, ma anche sempre più costoso.


ilfattoquotidiano - 19 Lug 2014 - Onu, “55mila sfollati palestinesi” -  Il numero dei palestinesi di Gaza sfollati negli edifici dell’Unrwa (l’agenzia delle Nazioni Unite per i profughi) è salito stamane a 55 mila. Ieri erano stimati in 35-40 mila. Per loro l’agenzia ha aperto in tutta la Striscia complessivamente 44 edifici scolastici, che risultano tuttavia insufficienti per il continuo flusso di persone in fuga da aree di combattimento. Nelle notte le autorità israeliane hanno avvertito gli abitanti di numerose località della Striscia che quelle aeree rischiano di trasformarsi presto in zone di combattimento, ragion per cui è necessario il loro sgombero immediato. Fra le località minacciate figurano Rafah e il settore orientale di Khan Yunes (nel Sud della Striscia); e i campi profughi di al-Maghazi, Boureij e Nusseirat, nelle settore centrale. Alcuni di questi agglomerati sono affacciati sul mare: cosa che fa a temere a Gaza che possa essere imminente uno sbarco di forze militari israeliane.


nena-news - 19 luglio 2014 - ore 10 - “Le vittime salgono a 314. 2270 i feriti” Ad affermarlo è il Ministero della Sanità a Gaza. Forti esplosioni si sono udite nella zona orientale del campo profughi di al-Maghazi nella zona centrale della Striscia. Secondo una fonte locale citata da al-Mayadeen, una unità speciale israeliana sarebbe caduta in un agguato. Combattimenti durissimi nel nord della Striscia. Lancio di razzi palestinesi verso Ashdod, Gadera e Kiryat Malchi. Il ministro degli Esteri iraniano Zarif fa sapere di essere in costante contatto con il suo omologo egiziano. Teheran chiede l’apertura di Rafah per far entrare aiuti umanitari a Gaza.


Al-Quds al-Arabi - 19/07/2014 - In 12 giorni l’operazione “barriera protettiva” ha ucciso oltre 300 palestinesi, in gran parte  civili; le brigate Ezzeddin al-Qassam, braccio armato di Hamas, si dicono pronte a una lunga battaglia in cui la loro forza militare è tutta ancora da dimostrare. “Dalla fame, dalla povertà, dall’impotenza, dal blocco che ci è stato imposto abbiamo tirato fuori missili e aerei senza pilota”, ha detto il portavoce delle brigate al-Qassam Abu Ubayda in un discorso trasmesso da Al-Aqsa TV (emittente di Hamas), “le fabbriche militari di al-Qassam hanno già accumulato 250mila bombe a mano che saranno nelle mani dei nostri ragazzi al posto delle pietre da lanciare ai soldati israeliani”.


Hurriyetdailynews - 19 luglio 2014 - Paura e morte in egual misura per gli abitanti di Gaza. La palla era caduta in mare. Un missile ha colpito Mohammad e i suoi amici vsono andati a recuperarla, ha detto il fratello di 11 anni, Muhammad, al corrispondente di Hürriyet, Fehim Tas¸tekin, dalla Striscia di Gaza. More>


Ynetnews - July 19, 2014 – Il Consiglio di sicurezza si riunisce su richiesta di Giordania e Turchia, 24 ore dopo che l’IDF manda truppe di terra nella striscia di Gaza; L'ambasciatore palestinese alle Nazioni Unite sta minacciando di andare alla Corte Penale Internazionale se il Consiglio di sicurezza non agisce per proteggere i civili palestinesi dall’attacco israeliano ponendo fine al conflitto a Gaza. Venerdì, Riyad Mansour ha detto in una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza che la selvaggia aggressione di Israele a Gaza non può essere giustificato in alcun modo. Non è auto-difesa, ha detto. E' una aggressione militare vendicativa, intenzionalmente pianificata e perpetrata dalla potenza occupante sulla popolazione civile sotto occupazione. Mansour ha aggiunto che la campagna israeliana è stata progettata per distruggere l'unità palestinese e far collassare il consenso al governo nazionale.


AFP – maannews - 18/07/2014 23:43 - Mentre le truppe israeliane si sono spinte dentro Gaza durante la notte, il fuoco intenso dei carrarmati ha scosso parte di Khan Younis, spingendo il flusso dei pazienti dell’ospedale Nasser nella città meridionale. Le granate sono esplose negli edifici vicino al confine con Israele, spingendo migliaia di persone a fuggire dalle loro case sotto la copertura delle tenebre, solo i bagliori dei missili illuminavano il cielo. All'ospedale Nasser, i medici e gli infermieri in allerta, lavorano su turni di 24 ore, per fronteggiare l'ondata di feriti che hanno cominciato ad arrivare nelle prime ore del mattino di sabato.


AFP – maannews - 18/07/2014 - Venerdì Israele ha avvertito che potrebbe ampliare l’attacco di terra a Gaza, volto a distruggere la rete dei tunnel transfrontalieri di Hamas, mentre ha già intensificato un'attacco che finora ha ucciso 278 palestinesi e il ferimento di oltre 2.000.


The Electronic Intifada - 18 July 2014 - La questione urgente che dobbiamo affrontare a Gaza non è solo come sopravvivere per oggi, ma come ritenere Israele responsabile davanti al diritto internazionale e ai principi fondamentali dei diritti umani; come fermare l'attuale escalation e il massacro in corso e come fare perché non si ripetano mai più. Sapendo che il Goldstone report sui presunti crimini di guerra a Gaza nel 2008-09, e i rapporti di Amnesty International e Human Rights Watch sono stati tutti ignorati o compromessi, vi è una consapevolezza amara che, a Gaza, possiamo mai avere alcuna aspettativa della responsabilità israeliana per gli assalti a cui siamo sottoposti. Ma questa amarezza persiste solo nel breve termine, nel lungo periodo, sappiamo che Israele dovrà rispondere per la sua oppressione del popolo palestinesi, perché questa oppressione un giorno finirà. Quando la storia non avrà più nessun altra strada da percorrere. More>


palestinemonitor - July 18, 2014 - Più di 40 bambini sono stati uccisi dall'inizio dell'operazione barriera di protezione iniziata 11 giorni fa.


Ansa - 18 luglio 2014 - "Qualche ora di tregua ieri rotta prima del previsto, che ha permesso a 75 mila persone di recarsi nelle banche e nei negozi, e poi la situazione nella Striscia di Gaza è ripiombata nel caos culminato con l'invasione terrestre israeliana delle ultime ore", così la responsabile ufficio Mediterraneo di Oxfam Italia, Umiliana Grifoni, riassume il dramma delle ultime ore a Gaza, dati i continui aggiornamenti che arrivano dai 34 operatori Oxfam sul posto per portare soccorso alla popolazione colpita dal conflitto. 3.844 attacchi israeliani negli ultimi dieci giorni: di cui 2.403 attacchi aerei, 733 bombardamenti navali e 708 attacchi di artiglieria, che hanno provocato sino ad ora 270 morti palestinesi e oltre 2.000 feriti. Più 263 case distrutte e 1.494 danneggiate. Intanto però la popolazione inizia ad avere problemi di accesso al cibo, sempre più scarso e costoso. La situazione non rende possibile una completa valutazione sul campo, ma secondo informazioni raccolte localmente, Oxfam stima che dall'inizio del conflitto siano di 25 milioni di dollari i danni diretti al settore agricolo nella Striscia di Gaza, mentre siano quantificabili in 300.000 dollari al giorno quelli indiretti.


DEBKAfile Special Report Jul 18, 2014, 3:07 PM - Venerdì il capo dell’IDF, tenente generale Benny Gantz, ha confermato che l'esercito sta concentrandosi sulle città meridionali di Khan Younes e Rafah. con la possibilità di espandersi in altri settori. Le truppe non hanno ancora raggiunto Gaza City, stanno distruggendo le infrastrutture bunker di Hamas, che è la chiave del successo dell'operazione. More>


Notizie geopolitiche - lug 18th, 2014 - Il presidente iraniano, Hassan Rohani, e quello russo, Vladimir Putin, hanno tenuto un colloquio telefonico sulla necessità che venga posta una “rapida fine” al conflitto in corso a Gaza e che quanto prima si riaprano “negoziati diretti israelo-palestinesi”
A rendere nota l’iniziativa di Rohani di chiamare Putin è stato l’ufficio del Cremlino, il quale ha comunicato le preoccupazioni per la “grave escalation delle crisi” che ha preso piede con l’offensiva via terra dell’esercito israeliano sulla Striscia.


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