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Wednesday, 03 September 2014

La storia di Mohamed Al-Deif e di sua moglie Widad Asfoura
di Hadeel Attallah

Questa lettera è stata scritta attraverso gli occhi di Widad Asfoura al marito Mohamed Al-Deif, un comandante Qassam. Widad e il loro figlio neonato Ali sono stati uccisi in un attacco israeliano volto ad assassinare il marito durante l'ultima guerra a Gaza. Le parole sono in realtà scritte da Hadeel Attallah come riferito dalla madre di Widad, Um Ibrahim, e da sua sorella Eman Asfoura

A Deif

alla mia anima gemella, alla mela del mio occhio, all'uomo della nazione il cui anulare sinistro è la patria del mio anello.

«Hai fatto diventare Israele pazzo, consentendo loro di vedere le tue azioni, ma non il tuo volto. I loro tentativi di assassinarti sono falliti, e l'intera nazione desidera vedere la tua ombra, mio eroe, anche da lontano, ma solo io conosco il colore dei tuoi occhi, le incisioni sul tuo volto, quanto sei alto, quanto zucchero prendi nel tè, e a che cosa assomiglia il tuo spazzolino da denti …

E' la prima volta che una storia d'amore viene raccontata nel giorno in cui uno degli amanti muore, e fortunatamente per me, io sono la donna che è morta in modo che il suo uomo possa vivere e continuare a guidare il suo esercito e costruire il suo arsenale militare. Come non potrei dopo aver vissuto con lui come una regina per anni, anche se il nostro modo di vivere era diverso e siamo stati costantemente in movimento.

Oggi, il mio nome e il tuo, Mohamed Diab Al-Deif, possono essere pubblicamente annunciati, fianco a fianco, perché il mondo ascolti e possa stendere il tappeto rosso per noi. Le vere stelle non appartengono al cielo, ma alle gallerie, dove le stelle nascoste risiedono, ma arriva un momento in cui finalmente trovano la luce e la gente del mondo può vedere la bellezza della loro brillantezza.

So che sei di fretta a causa dei vincoli di tempo e dell'incertezza di queste ore buie, ma la tua calma, tranquillizza la donna riservata che anela per il "grande nemico del nostro più grande nemico" per ascoltare le chiacchiere del suo Widad. Non sono io il tuo soldato anonimo, proprio come tutti i tuoi soldati Qassam?

Vieni a sederti accanto a me per un pò, per l'ultima volta, nella tua uniforme militare. Tu sei più bello in uniforme di quanto si pensi; più bello che se dovessi indossare una camicia bianca e una cravatta rossa, come i politici e i personaggi influenti fanno. Lascia che il muschio del sudore della battaglia emani da te, un profumo di marca Deif. Lascia che il profumo delle fragranze francesi e dei fiori di gelsomino impallidiscano al confronto.

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