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21 luglio 2014

Il vescovo di Baghdad ed i cristiani cacciati da Mosul

Dopo l’evacuazione forzata dei cristiani dalla città irachena, il vescovo della capitale ha lanciato un drammatico grido di allarme

Quanto succede è davvero scioccante: non era mai accaduto che i cristiani fossero cacciati dalle proprie case come se non avessero alcun diritto». È quanto afferma monsignor Saad Syroub, vescovo ausiliare caldeo di Baghdad, a proposito di quanto accaduto ai cristiani iracheni a Mosul, «dove sono lì da secoli, ricorda Syroub nella dichiarazione riportata dall’agenzia religiosa Fides- quelle famiglie sono state improvvisamente strappate via dalla loro città, dalla loro casa, dalla loro vita».

Il vescovo ausiliare caldeo di Baghdad si dice «davvero preoccupato per il futuro dei cristiani in questo Paese», in favore dei quali spesso si è pronunciato anche Papa Francesco, ribadendo l’importanza della presenza dei cristiani in Medio Oriente. «Purtroppo, è questa la realtà oggi in Iraq e soprattutto a Mosul. Le nostre peggiori paure si stanno avverando e -confessa monsignor Syroub non sappiamo come reagire. Ormai in Iraq non c’è sicurezza e la gente, specialmente quella cristiana, è terrorizzata. È davvero una tragedia»

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