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1 novembre 2010

Bagdad, blitz nella chiesa con ostaggi. Oltre 50 vittime e molti feriti tra i fedeli

Terroristi di Al Qaeda hanno assaltato l'edificio siro-cattolico di Nostra Signora della Salvezza, per chiedere il rilascio di «islamiche segregate in monasteri copti egiziani»

MILANO - «Un'assurda» e «feroce violenza» contro «persone inermi». Così Papa Benedetto XVI ha definito la strage avvenuta domenica in una chiesa siro-cattolica di Bagdad. Si è trasformato infatti in un bagno di sangue il blitz delle forze di sicurezza irachene e di soldati Usa nella chiesa di Saiydat al-Najat (Nostra Signora della Salvezza), nel centro della capitale irachena, dove alcuni terroristi tenevano in ostaggio un gruppo di fedeli e due preti. Secondo il resoconto di un portavoce militare, le forze di sicurezza avrebbero «avuto la meglio» sui terroristi, ma si contano 58 morti e 67 feriti tra ostaggi, soldati iracheni e terroristi e il bilancio potrebbe aggravarsi a causa delle gravi ferite di numerose persone. Tra le vittime 46 sono fedeli presenti in chiesa (tra queli anche dieci donne e otto bambini), sette militari e cinque terroristi, che chiedevano il rilascio entro 48 ore di donne musulmane che secondo loro erano tenute segregate nei monasteri copti in Egitto. L'Organizzazione per lo Stato islamico in Iraq, braccio iracheno di Al Qaeda, ha rivendicato l'attentato in un comunicato posto su un sito islamista americano: « Un gruppo di mujaheddin ha effettuato un’incursione contro uno degli osceni rifugi dell’idolatria, utilizzato da sempre dai cristiani in Iraq come quartier generale della lotta contro l’islam e il sostegno a coloro che combattono la religione», si legge nel documento, in cui avverte che si tratta solo il primo di una serie di attentati contro i cristiani che vivono in Iraq.

OSTAGGI - Un testimone ha riferito che i terroristi indossavano uniformi militari e hanno sparato a un prete appena entrati nella chiesa mentre i fedeli fuggivano terrorizzati. «La chiesa è stata circondata dalla polizia» aveva rassicurato il generale Qassem Atta, intervistato dalla televisione ufficiale. Una fonte del ministero dell'Interno ha affermato che uomini armati hanno fatto irruzione nella chiesa, dove si stava celebrando una Messa, dopo aver ucciso due guardie di sicurezza a protezione della Borsa di Bagdad che si trova nelle vicinanze. La chiesa, insieme ad altri cinque luoghi di culto cristiani, era stata oggetto il 1° agosto 2004 di un altro attacco che aveva provocato diversi morti e feriti. «Questa era un'operazione pianificata da molto tempo», ha affermato Yusef Mirkis, capo della chiesa domenicana in Iraq, «guardando agli esplosivi e alle armi non poteva essere organizzata in un paio di giorni».

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