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29 settembre 2014

Facciamo la guerra all’Is insieme?

Il vice ministro degli esteri russo rilancia l’ipotesi di un’alleanza con gli Stati Uniti per combattere insieme lo Stato Islamico

Il vice ministro degli esteri russo Mikhail Bodganov propone agli Stati Uniti uno sforzo congiunto per contrastare l’Is in nome della minaccia diretta alla sicurezza nazionale dei paesi che gli jihadisti basati in Siria e in Iraq rappresentano. In una intervista al quotidiano Kommersant, Bogdanov ha denunciato il «collettivo internazionale di terroristi» provenienti da 70-80 paesi che «vengono addestrati in Iraq e in Siria e acquisiscono capacità in questi paesi».

«Rappresentano una minaccia eccezionale alla sicurezza nazionale dei paesi, senza contare che hanno passaporti, di paesi occidentali soprattutto, che consentono loro di spostarsi senza problemi in tutto il mondo, senza visti e ulteriori controlli. È una situazione pericolosissima e un’altra ragione per cui Stati Uniti e Russia devono condividere gli sforzi per contrastare questa minaccia», ha spiegato limitando a «qualche decina» il numero di russi che hanno aderito all’Is (in realtà, la Russia è stato fra i primi paesi a denunciare il rischio e lo scorso anno fonti dei servizi avevano denunciato che erano diverse centinaia di russi partiti per la Siria).

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