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12 giugno 2014

Sei cose da sapere sui jihadisti dell’Isil o anche Isis

I jihadisti dello Stato islamico dell’Iraq e del levante (Isil) hanno conquistato Mosul e Tikrit l’11 giugno. Ma cos’è lo Stato islamico dell’Iraq e del levante? Ecco sei cose da sapere sul gruppo islamico.

Lo Stato islamico dell’Iraq e del levante è un’organizzazione estremista islamica presente in Iraq e in Siria. Secondo Charles Lister, ricercatore del Brookings Doha centre, i combattenti jihadisti che militano nei ranghi dell’Isil, in Iraq sono tra i cinque e i seimila, mentre in Siria sono tra i sei e i settemila. Non ci sono altre fonti che possano confermare questi numeri.

L’Isil ha preso il posto dello Stato islamico dell’Iraq (Isi), un gruppo affiliato ad Al Qaeda. Nell’aprile del 2013 il fondatore dell’Isi Abu Bakr al Baghdadi annunciò la fusione tra l’Isi e il Fronte al nusra, un altro gruppo jihadista che combatte in Siria. Ma il Fronte al nusra non ha aderito e Al Baghdadi ha creato l’Isil, lo Stato islamico dell’Iraq e del levante. L’Isil non riconosce l’autorità del capo di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri. Ha infatti rifiutato la sua richiesta di concentrarsi sulla lotta in Iraq e di lasciare la Siria al Fronte al nusra.

In Siria i combattenti dell’Isil sono in gran parte siriani, ma i leader militari sono iracheni o libici che hanno già combattuto in Iraq, Afghanistan, Cecenia e su altri fronti. In Iraq i combattenti sono soprattutto iracheni. Tra loro, ci sono anche agenti dei servizi segreti di Saddam Hussein. I leader religiosi del gruppo sono tunisini e sauditi. Tra i combattenti dell’Isil ci sono anche molti francofoni, magrebini, francesi o belgi.

In Iraq l’Isil controlla Falluja e alcune parti di Ramadi dal gennaio 2014. Il 10 giugno ha lanciato un’offensiva prendendo sotto il suo controllo la provincia di Ninive, compreso il capoluogo Mosul, e nelle province di Kirkuk e Salahuddin ha conquistato anche la città di Tikrit. In Iraq l’Isil gode dell’appoggio di diversi leader tribali.

In Siria l’Isil è il gruppo di ribelli che ha ottenuto più vittorie contro l’esercito del presidente Bashar al Assad. È impegnato in combattimenti contro altre fazioni dell’opposizione armata, che cercano di ostacolare i suoi progetti egemonici.

Il capo dell’Isil è Abu Bakr al Baghdadi. Di lui si sa poco, non si hanno praticamente foto e non è mai apparso in video. Anche i combattenti dell’Isil non l’hanno mai visto, perché Al Baghdadi si copre il viso con una maschera. Per questo si è guadagnato il soprannome di “sceicco invisibile”. Anche il suo nome è fittizio. Secondo alcune testimonianze riportate dalla Bbc, Al Baghdadi sarebbe nato a Samarra nel 1971 e sarebbe stato un religioso in una delle moschee della città, almeno fino al 2003 quando le truppe statunitensi hanno invaso l’Iraq. È emerso come uno dei leader dei gruppi jihadisti iracheni intorno al 2010.

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