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feb 2nd, 2014

Banche olandesi e danesi bloccano gli investimenti nei Territori occupati
di Behnam Naseri

Nuovi segnali di insofferenza da parte di paesi dell’Unione europea nei confronti della caparbia strategia di Israele di costruire alloggi per coloni nei territori occupati, a Gerusalemme Est ed in Cisgiordania: già in passato l’Unione aveva stabilito l’interruzione di ogni rapporto con aziende ed organizzazioni israeliane nei territori occupati, ovvero di sospendere il flusso di investimenti, ma è notizia di oggi della decisione della Danimarca di inserire nella cosiddetta “black-list” l’israeliana Banca Hapoalim, bloccando alla stessa la possibilità di investire in Danimarca; Copenhagen inoltre, che ha sempre versato fondi ai paesi in difficoltà in Africa e in Medio Oriente, ha reso nota la decisione di non congegnare ulteriore denaro a tel Aviv.
Pressapoco nello stesso periodo anche l’olandese Pggm ha comunicato decisioni simili, ovvero il congelamento dei fondi pensionistici. Come ha in seguito spiegato il ministro delle Finanze israeliano, tali iniziative arrecherebbero gravi danni all’economia del paese.

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