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23 giu, 2014

I problemi tra Israele e Siria

Lungo il confine tra i due paesi si stanno susseguendo una serie di attacchi e di scontri a fuoco molto pericolosi

L’aviazione israeliana ha colpito la notte scorsa 9 obiettivi dell’esercito siriano sulle colline del Golan controllate da Damasco. Nel raid – che fa seguito al lancio di un razzo anticarro dal territorio siriano che ieri aveva centrato un’auto sul versante israeliano uccidendo un ragazzo di 13 anni – sono stati usati anche missili terra-terra. Il ministro della difesa Moshè Yaalon ha detto che Israele «ritiene responsabile il regime di Bashar al-Assad per le azioni compiute dal suo territorio

Allo stesso tempo però :”Israele non ha nessun interesse «ad una escalation della situazione nel nord. Gli sforzi militari sono concentrati in Cisgiordania”. È quanto ha dichiarato una fonte militare israeliana, citata dal sito Ynetnews. Il messaggio diretto al regime siriano appare dunque molto chiaro. Israele ha reagito al lancio di un missile che ha ucciso un tredicenne sulle Alture del Golan e il ministro della Difesa Moshe Yaalon ha minacciato di reagire duramente ad altre violezioni della sovranità israeliana. Ma allo stesso tempo si vuole far capire a Damasco che se non vi saranno altri attacchi, Israele non intende proseguire con l’escalation nè farsi coinvolgere nel conflitto in Siria. Tanto più che gli sforzi sono ora concentrati nel ritrovare i tre ragazzi israeliani rapiti in Cisgiordania

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