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27 novembre 2014

Feiglin, Likud: "Legge sulla Nazionalità Ebraica? Necessaria per preservare i valori che ci contraddistinguono"
di Fabio Scuto

"Questa legge è necessaria perché l'intenzione delle sinistre e di tutti i cosiddetti "democratici" che vi si oppongono è quella di erodere l'identità ebraica dello Stato d'Israele". È tagliente come sempre Moshe Feiglin, deputato del Likud e uno dei protagonisti delle passeggiate sulla Spianta delle Moschee che hanno infiammato gli animi e portato a violenti scontri nella Città Santa.

Perché ritiene giusta la legge?

"Perché vuole preservare i valori che contraddistinguono l'identità ebraica contro chi li vuole cancellare. La parola "democrazia" non compare nella dichiarazione di indipendenza e in ogni caso questa non è un fine, ma solo un mezzo".

Ma non crede che la norma così formulata, con un chiaro riferimento alla preponderanza della tradizione legislativa ebraica, possa colpire l'uguaglianza di fronte alla legge non solo delle minoranze etniche, ma anche delle donne o delle correnti religiose ebraiche non ortodosse?

"No, perché già così Israele non è un Paese veramente democratico: non lo è uno Stato il cui il Parlamento chiude un giornale, un Paese dove il 93% dei terreni appartiene allo Stato, come non lo è uno Stato in cui l'esercito si appropria per tre anni di migliaia di cittadini [la coscrizione obbligatoria, ndr] o in cui il ministro dell'Istruzione, e non i genitori, è responsabile dell'educazione dei bambini. E potrei continuare con altre decine di esempi".

Quindi lei pensa che con questa norma l'identità ebraica sia più salvaguardata...

"Io credo che sia una prerogativa e un dovere dello Stato proteggere il patrimonio comune, così come era inteso dai padri fondatori, contro discendenti irresponsabili, che potrebbero decidere un giorno di svenderlo o cambiarlo".

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