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Now Lebanon
15/08/2014

Nasrallah avverte, lo Stato islamico è una minaccia esistenziale

Il capo di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah ha avvertito che i jihadisti che combattono per lo Stato islamico in Siria e in Iraq rappresentano una minaccia esistenziale per il Libano e ha sostenuto che la campagna militare del suo partito in Siria stava proteggendo il paese.

"Lo Stato Islamico vuole distruggere tutto; sono un pericolo per tutti" ha detto in un discorso televisivo tenuto in occasione dell’ottavo anniversario della fine della guerra del luglio 2006.

"Chiedo a tutti i libanesi di rendersi conto che il vostro Paese e la vostra società si trova ad affrontare un pericolo esistenziale"

Tuttavia, il capo di Hezbollah ha respinto gli appelli di aiuto alla comunità internazionale, mentre i combattenti IS continuano a premere con la loro campagna militare in Siria e in Iraq, dove hanno sbaragliato le forze governative e assunto il controllo di vaste aree del paese.

"Cristiani del Libano: Se qualcuno di voi pensa che qualcuno di voi vanga qualcosa per gli Stati Uniti o per l'Occidente, vi sbagliate. State davvero aspettando gli Usa e la comunità internazionale?"

Nasrallah ha avvertito che "gli Stati occidentali non si preoccupano per cristiani, curdi, yazidi o arabi", aggiungendo che "gli Usa hanno iniziato i raid aerei contro la IS in Iraq solo dopo che i combattenti del gruppo jihadista raggiunsero la periferia della città curda di Arbil"

Invece, il capo di Hezbollah ha chiamato il popolo libanese a sostenere l'esercito del suo paese, che ha combattuto una campagna di cinque giorni contro i jihadisti islamici nella città di confine di Arsal nel mese di luglio.

"Mettere tutte le preferenze politiche da parte, cercare tutti gli elementi di forza e raccoglierli. Questi elementi sono le forze armate e di sicurezza del Libano"

Nasrallah ha aggiunto che il suo partito non è responsabile di assicurare il Libano dalle minacce jihadisti, dicendo che la responsabilità appartiene allo stato e alle forze militari e di sicurezza.

Tuttavia, ha sostenuto che la campagna militare del suo partito a favore del regime di Bashar al-Assad in Siria serviva per proteggere il Libano.

"Se Hezbollah si ritira dalla Siria, pensate davvero che lo Stato Islamico non vorrà venire in Libano?"

Nasrallah ha messo in discussione se un ritiro di Hezbollah dalle regioni di confine con la Siria gioverebbe al Libano.

Le Zone sciite popolate in Libano sono state il ​​bersaglio di una serie di attacchi terroristici da quando Nasrallah ha annunciato, nel maggio 2013, che il suo partito sciita stava combattendo per conto del regime di Bashar al-Assad nella guerra civile siriana.

Forze armate libanesi e altre forze di sicurezza da allora hanno tentato di scoprire reti terroristiche in Libano, e sono state in grado di smantellare una serie di autobomba provenienti dalla Siria.


Now Lebanon
15/08/2014

Nasrallah warns Islamic State 
posing existential torea

Hezbollah chief Sayyed Hassan Nasrallah warned that Islamic State jihadists fighting in Syria and Iraq pose an existential threat to Lebanon and argued that his party’s military campaign in Syria was protecting the country.

“The [Islamic State] wants to destroy everything; they are a danger to everyone,” he said in a televised address delivered on the occasion of the eight anniversary of the end of the 2006 July War.

“I call on all Lebanese people to realize that your country and your society is facing an existential danger.”

However, the Hezbollah chief rejected calling on the international community for assistance as IS fighters continue to press their military campaign in Syria and Iraq, where they have routed government forces and taken over large swathes of the country.

“Christians of Lebanon: If any of you think that any of you mean anything to the US or the West, you are wrong. Are you really waiting for the US and the international community?”

Nasrallah warned that Western states don’t “care about Christians, Kurds, Yazidis or Arabs,” adding that the US started its airstrikes against the IS in Iraq only after the jihadist group’s fighters reached the outskirts of the Kurdish city of Arbil.

Instead, the Hezbollah chief called for the Lebanese people to support their country’s army, which fought a five-day campaign against Islamist jihadists in the border town of Arsal earlier in July.

“Put all political preferences aside, look for all elements of force and gather them. Those elements are the LAF and security forces.”

Nasrallah added that his party was not responsible for securing Lebanon from jihadist threats, saying the responsibility belongs to the state and the army and security forces.

However, he argued that his party’s military campaign on behalf of the Bashar al-Assad regime in Syria was serving to protect Lebanon.

“If Hezbollah withdraws from Syria, do you really think that IS will not want to come to Lebanon?”

Nasrallah questioned if a Hezbollah withdrawal from Syria border regions “would benefit Lebanon.”

Shiite-populated areas in Lebanon have been the target of a series of terror attacks since Nasrallah announced in May 2013 that his Shiite party was fighting on behalf of the regime of Bashar al-Assad in the Syrian civil war.

Lebanese Armed Forces and other security forces have since attempted to uncover terror networks in Lebanon, and have been able to dismantle a number of explosives-rigged cars coming from Syria.

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