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27/11/2014

Le strutture occulte del terrorismo della NATO in Medio Oriente
di Christof Lehmann
Traduzione di Alessandro Lattanzio

Gli Emirati Arabi Uniti denunciano numerose organizzazioni, soprattutto i Fratelli musulmani ed altre, della rete sovversiva mondiale di USA/NATO, assieme a CAIR e CANVAS.

Il 15 novembre il governo degli Emirati Arabi Uniti (EAU) ha stilato un elenco di 83 organizzazioni definite terroristiche. Il governo degli Emirati Arabi Uniti rileva che la lista non è completa, implicando che altre potrebbero esservi aggiunte e sottolineando che le organizzazioni sulla lista possono chiedere di esserne rimosse. Gli Emirati Arabi Uniti sottolineano la necessità di designare tali organizzazioni come terroristiche, per proteggere la sicurezza degli emirati. L’elenco comprende organizzazioni che operano legalmente in 7 Paesi europei e almeno 2 negli Stati Uniti. Tra chi opera negli Stati Uniti vi sono il Council on American-Islamic, CAIR e la Muslim American Society. CAIR è comunemente percepita come organizzazione nata dalle associazioni tra Fratelli musulmani e Hamas come WAMY o l’Istituto sul pensiero islamico, la cui leadership ha collegamenti diretti con la Casa Bianca, ma che furono messe fuorilegge quando il loro coinvolgimento nel terrorismo divenne pubblico. E’ interessante notare che molti dei membri più importanti del Consiglio nazionale di transizione siriano, che si riunì per la prima volta in Turchia ed è sostenuto da Stati Uniti ed altri membri della NATO, aveva collegamenti diretti con il CAIR. La leadership dell’organizzazione è nota avere stretti legami con, tra gli altri, il consigliere per la sicurezza degli Stati Uniti e “Grande Architetto” delle attuali strategie militar-politiche della NATO Zbigniev Brzezinski. O, in altre parole, con i soldi dei Rockefeller. Il portavoce del dipartimento di Stato Jeff Rathke ha commentato la lista antiterrorismo degli Emirati Arabi Uniti, dicendo: “Abbiamo esaminato l’elenco delle organizzazioni classificate come gruppi terroristici pubblicato dagli Emirati Arabi Uniti pochi giorni fa, e sappiamo che due delle organizzazioni sulla lista sono negli Stati Uniti. Cerchiamo informazioni sui motivi per tale decisione“. Sono esclusi dalla lista degli Emirati Arabi Uniti Hezbollah e Hamas. Mentre alcuni analisti statunitensi interpretano questa esclusione a “disaccordi tra Stati del CCG” o che “pregiudicherebbe le relazioni con l’Iran“, vi sono altri che affermano che Hezbollah è rappresentato nel Parlamento libanese e opera legalmente in Libano, e che Hamas fa parte del governo di unità palestinese. A parte Hamas, tale esclusione mirerebbe alle “fazioni di Hamas“, coinvolte in attività terroristiche nel Sinai, in Egitto.

L’inclusione di CANVAS nell’elenco è ampiamente percepita come uno schiaffo agli ideatori delle operazioni segrete di NATO, dipartimento di Stato degli Stati Uniti e CIA. CANVAS, o DEMOZ, è implicata nelle sovversioni sostenute dagli Stati Uniti in Jugoslavia, Egitto e Ucraina. Nel dicembre 2013 la National Security Agency del Quwayt pubblicò un video sui social media che spiegava come CANVAS promuovesse il dissenso in Quwayt. È interessante notare che i volantini di CANVAS/DEMOZ, che istruiscono su come prepararsi a violenti scontri con le autorità statali, siano stati distribuiti sia nei sit-in delle piazze Raba al-Adwaya e Nadah in Egitto, che durante il colpo di Stato ucraino di febbraio 2014.

Le organizzazioni nei seguenti Paesi sono interessate dalla lista dell’UEA: Afghanistan, Algeria, Belgio, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, India, Iraq, Italia, Libano, Libia, Mali, Norvegia, Palestina, Pakistan, Filippine, Federazione Russa, Arabia Saudita, Svezia, Somalia, Siria, Tunisia, Regno Unito, Stati Uniti, Uzbekistan e Yemen. Regioni interessate: GCC, UE, AL, AU.

L’elenco delle organizzazioni che il governo degli Emirati Arabi Uniti indica come terroristiche: 1. Fratellanza Musulmana UAE 2. Al-Islah (o Dawat al-Islah)
3. Fatah al-Islam (Libano)
4. Fatah al-Islam (Associazione dei musulmani italiani)
5. Qalaya al-Jihad al-Emirati (Cellula jihadista negli Emirati)
6. Usbat al-Ansar (Lega dei seguaci) in Libano.
7. Associazione islamica finlandese (Suomen Islam-seurakunta)
8. organizzazione al-Qarama
9. al-Qaida nel Maghreb islamico (AQIM o Tanzim al-Qaidah fi Bilad al-Maghrib al-Islami)
10. Associazione musulmana della Svezia (Sveriges muslimska Förbund, SMF)
11. Hizb al-Ummah (Partito Ummah o Partito della Nazione), nel Golfo e penisola arabica
12. Ansar al-Sharia in Libia (ASL, Partigiani della legge islamica)
13. Det Islamske Forbundet i Norge (Associazione islamica in Norvegia)
14. al-Qaida
15. Ansar al-Sharia in Tunisia (AST, Partigiani della Sharia)
16. Islamic Relief UK
17. Daash (SIIL)
18. Haraqat al-Shabab al-Mujahidin (HSM) in Somalia (Movimento Giovanile dei Mujahidin)
19. Fondazione Cordoba (TCF) in Gran Bretagna
20. al-Qaida nella Penisola Arabica (AQAP)
21. Boko Haram (Jamatu Ahlis Sunna Lidda’Awati Wal-Jihad) in Nigeria
22. Islamic Relief Worldwide (IRW) dei Fratelli musulmani globali
23. Jamat Ansar al-Sharia (Partigiani della Sharia) in Yemen
24. gruppo al-Murabitun (la Sentinella) in Mali
25. Tehrik-i-Taliban Pakistan (Movimento taliban del Pakistan)
26. Fratellanza Musulmana (MB), organizzazione e gruppi
27. movimento Ansar al-Din (difensori della fede) in Mali
28. battaglione Abu Dhar al-Ghifari in Siria
29. Jamah Islamya in Egitto (o Giamat al-Islamiya, Gruppo islamico, IG)
30. Rete Haqqani in Pakistan
31. brigate al-Tawhid (Brigata dell’unità, o del monoteismo) in Siria
32. Ansar Bayt al-Maqdis (ABM, sostenitori della Santa Casa e Gerusalemme), ora ribattezzati Wilayat Sinai (Provincia o Stato del Sinai)
33. Lashkar-e-Taiba (Soldati, o Esercito dei puri, o dei Giusti)
34. qatibat al-Tawhid wal-Eman (battaglione dell’Unità, o Monoteismo, e della Fede) in Siria
35. gruppo Ajnad Misr (Soldati d’Egitto)
36. Movimento islamico del Turkestan orientale in Pakistan (ETIM), o Partito Islamico del Turkestan (TIP), Movimento islamico del Turkestan (TIM)
37. qatibat al-Qadra in Siria (battaglione verde)
38. Majlis Shura al-Mujahidiin fi Aqnaf Bayt al-Maqdis (Consiglio della Shura dei Mujahidin di Gerusalemme, o MSC)
39. Jaish-e-Mohammed (Esercito di Maometto)
40. brigata Abu Baqr al-Siddiq in Siria
41. movimento Huthi in Yemen
42. Jaish-e-Mohammed (Esercito di Maometto), in Pakistan e India
43. compagnia Talha Ibn Ubaid-Allah in Siria.
44. Hezbollah al-Hijaz in Arabia Saudita
45. Mujahidin al-Honud in Kashmor/India (Mujahidin indiani, IM)
46. brigata Sarim al-Battar in Siria
47. Hezbollah nel Consiglio di cooperazione del Golfo
48. Emirato islamico del Caucaso (Emirato del Caucaso, jihadisti ceceni)
49. brigata Abdullah bin Mubaraq in Siria
50. al-Qaida in Iran
51. Movimento islamico dell’Uzbekistan (IMU)
52. Qawafil al-Shuhada (Carovana dei Martiri)
53. organizzazione Badr in Iraq
54. organizzazione Abu Sayaf nelle Filippine
55. brigata Abu Omar in Siria
56. Asaib Ahl al-Haq in Iraq (Lega dei Giusti)
57. Consiglio per le Relazioni Americano-Islamiche (CAIR)
58. brigata Ahrar Shamar in Siria (Brigata degli uomini liberi della tribù Shamar)
59. brigate Hezbollah in Iraq
60. organizzazione CANVAS di Belgrado, Serbia (o DEMOZ)
61. brigata Sarya al-Jabal in Siria
62. brigata Abu al-Fadl al-Abas in Siria
63. Muslim American Society (MAS)
64. brigata al-Shahba in Siria
65. brigata Yum al-Mawud in Iraq (Brigata del Giorno del Giudizio).
66. Unione internazionale degli Ulama (IUSM).
67. brigata al-Qaqa in Siria
68. brigata Amar bin Yasir
69. Ansar al-Islam in Iraq
70. Federazione delle organizzazioni islamiche in Europa
71. brigata Sufyan al-Thawri
72. gruppo Ansar al-Islam in Iraq (Partigiani dell’Islam)
73. Unione delle organizzazioni islamiche di Francia (L’Union des Organisztions Islamiques de France, UOIF)
74. brigata Ibad al-Rahman (Brigata dei Soldati di Dio) in Siria
75. Jabhat al-Nusra (Fronte della vittoria) in Siria
76. Muslim Association of Britain (MAB)
77. battaglione Umar Ibn al-Qatab in Siria
78. Haraqat Ahrar al-Sham al-Islami (Movimento islamico degli uomini liberi del Levante)
79. Società islamica della Germania (Islamische Gemeinschaft Deutschland).
80. battaglione al-Shayma in Siria
81. Jaysh al-Islam in Palestina (Esercito dell’Islam in Palestina)
82. Società islamica della Danimarca (Det Islamiske Trossamfund, DIT)
83. qatiba al-Haq (Brigata dei Giusti)
84. brigate Abdullah Azam
85. Lega dei musulmani del Belgio (Ligue des Musulmans de Belgique, LMB)
Alcune eccezioni degne di nota dalla lista degli Emirati Arabi Uniti sono Liwa al-Islam, coinvolta nell’attacco chimico nel Ghuta orientale, presso Damasco in Siria, e il cui capo supremo Zahran al-Lush ha collaborato strettamente con l’intelligence saudita dagli anni ’80, e Harkat-ul-Jihad-al-Islam (HuJI) in Bangladesh, noto per operare anche in Myanmar. Un’altra esclusione degna di nota è la società di soccorso turca IHH, coinvolta nel contrabbando di armi ai “ribelli” in Siria con il pretesto dei “convogli di aiuti”. L’IHH è designata organizzazione terroristica nei Paesi Bassi. Infine, da notare che il Gruppo combattente islamico libico, LIFG, non rientra nella lista. Il LIFG fu determinante nel rovesciamento del governo libico nel 2011, e il cui capo supremo Abdalhaqim Belhadj è a capo del consiglio militare di Tripoli. Il suo secondo, Mahdi al-Harati, nel 2012 guidò una brigata di 20000 libici in due grandi attacchi contro la Siria dalla Giordania.

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