http://at2323.tumblr.com
May 11, 2014

La bufala dell’Islam che vuole sterminare le donne
di Francesca Barca

Ragazze mussulmane incatenate e portate a conoscere i loro mariti.  ”Il Council of Islamic Ideology (CII) che si è concluso giovedì ha una nuova regola: le donne sono in sé anti-islamiche e con la loro mera esistenza contraddicono la sharia e la volontà di Allah. L’affermazione è del portaparola del CII, Maulana Muhammad Khan Shirani, che ha aggiunto che le donne ‘semplicemente esistendo, sfidano le leggi della natura. Per proteggere l’Islam e la sharia bisogna bloccarne l’esistenza il prima possibile’”.

Da qualche giorno questa foto, accompagnata da questa didascalia e dalla frase, fuori dal virgolettato: Women who express their own will (most especially non-Muslim women) will be the first targeted for extermination (Le donne che esprimono la loro volontà (soprattutto le donne occidentali) saranno le prime ad essere sterminate. 

La foto viene dal gruppo Facebook Britain First, una pagina che si definisce un “partito politico patriottico e una organizzazione di difesa di strada”. In fondo alla foto il link a un pezzo del Pakistan Today, quotidiano fondato nel 2010 dal giornalista Arif Nizami

Ma leggendo l’articolo la storia si fa ancora più interessante. Il pezzo, scritto dallo “Sharia Correspondent" del giornale prosegue spiegando che per Maulana Muhammad Khan Shirani c’è un modo per controllare la situazione, che si attiene alla legge islamica. 

Ci sono infatti due tipi di donne, quelle “haram" e quelle "makrooh”. Se “haram" è qualcosa di opposto a "halal”, quindi vietato e impuro, “makrooh" è invece una nuance che nella legge islamica significa - all’incirca, un esperto lo potrebbe spiegare meglio - “indesiderabile”, ma non riprovevole. Insomma, fa schifo, ma passa. 

Per l’imam le donne che esercitano la loro libertà (“their twill”) sono harem e cospirano contro la Ummah (la comunità mussulmama) e contro l’Islam. Solo rendendole servili possono essere “makrooh”, e quindi essere accettate dalla legge. L’articolo continua scagliandosi contro il femminismo e l’uguaglianza di genere. E termina così: il CII consiglia al governo di togliere alle donne il diritto di respirare, citando sempre Shirani: ”Se una donna ha il diritto di respirare dipende dal marito o dal suo guardiano maschio; a nessuna donna, in qualunque circostanza, dovrebbe essere permesso di decidere se può respirare o no”. 

Se Pakistan Today è effettivamente un giornale, viene fuori però che questi mattacchioni dei pakistani hanno anche il senso dell’umorismo (ma guarda un po’). La rubrica nella quale viene pubblicato il pezzo dello “Sharia Correspondent” si chiama Khabaristan Today - Telling it like it almost never is (“Raccontarlo come non è quasi mai”). 

Tra gli articoli della rubrica troviamo “Muslim protestors present themselves as evidence against evolution on Darwin Day" (Contestatori musulmani presentano sé stessi come prova contro l’evoluzione durante il Darwin Day), o ancora "Pakistan finally grants India My Fickle Neighbour (MFN) status" (Il Pakistan finalmente ottiene il titolo di Amico Capriccioso dell’India), oppure "Second-hand telephone answering machine named Pakistan’s ambassador to Saudi Arabia" (La segreteria telefonica di un telefono usato viene nominata ambasciatore del Pakistan in Arabia Saudita". 

E, da non perdere “Santa Claus arrested for blasphemy in Sargodha" (Babbo Natale arrestato per blasfemia in Sargodha). 

Btw, il The Council of Islamic Ideology pare esistere (Wikipedia e sito) così come Maulana Muhammad Khan Shirani. 

top