Euro news - October 9, 2014 - Continuano gli incidenti ad Ankara, Istanbul e in un’altra ventina di città della Turchia tra polizia e manifestanti kurdi scesi in piazza per protestare contro il mancato intervento militare in Siria, dove i kurdi sono assediati dagli uomini dell’Isil. Il bilancio è di 24 morti, la maggior parte dei quali a Dyarbakir, e decine di feriti. Le autorità hanno proclamato il coprifuoco in sei province, abitate in maggioranza da kurdi. Il premier Ahmet Davutoglu ha condannato il vandalismo all’origine delle proteste che minacciano di far saltare il dialogo avviato con i ribelli kurdi. “Faccio appello a tutti i miei concittadini a non lasciarsi sfruttare da gruppi marginali e ribadisco che l’ordine pubblico sarà ristabilito con ogni mezzo”, ha detto il primo ministro.

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Al Arabiya News
Friday, 10 October 2014

Almeno 31 morti durante le proteste in Turchia

Il ministro dell'Interno ha detto Venerdì che almeno 31 persone sono state uccise e altre 360 ferite in Turchia, dopo quattro giorni di violente proteste di manifestanti curdi arrabbiati per la mancanza di azione nel salvare la città siriana di Kobane da un attacco militante jihadista. Il ministro dell'Interno Efkan Ala ha detto ai giornalisti che, in aggiunta alle persone uccise nelle proteste, anche due poliziotti sono stati uccisi nella città meridionale di Bingol Giovedi in tarda serata, mentre controllavano la scena di una dimostrazione e cinque "terroristi" sospettati di avergli sparato sono stati loro stessi uccisi.

Migliaia di curdi sono scesi in piazza per protestare contro quello che vedono come la riluttanza di Ankara ad aiutare Kobane, una città curda siriana oltre il confine, assediata per settimane dai militanti dello Stato islamico dell'Iraq e della Siria (ISIS).

Almeno 29 persone sono morte dopo le manifestazioni diventarono violente e le truppe turche con carri armati sono state dispiegate per ristabilire l'ordine. Il coprifuoco è stato imposto in cinque province, misure mai viste dal 1990, quando la regione fu scossa da scontri tra militanti curdi e militari.

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha detto Giovedi che le proteste sono finalizzate a sabotare il fragile processo di pace tra i ribelli curdi e Ankara.

"E' molto evidente che questo gioco ha lo scopo di sabotare l'ambiente tranquillo a est e sud-est, nonché il processo di pace e la nostra fraternità", ha detto Erdogan nei suoi primi commenti sul disordini che avevano già causato almeno 22 morti. Erdogan ha detto: "Non tollereremo alcuna minaccia o intimidazione che abbia come bersaglio la pace, la stabilità e la sicurezza della Turchia. Avvieremo le misure necessarie per combattere coloro che si impegnano in tali atti", ha detto in una dichiarazione rilasciata dalla presidenza.


Al Arabiya News
Friday, 10 October 2014

At least 31 killed in Turkey protests

At least 31 people have been killed and 360 others wounded in four days of violent protests in Turkey by Kurdish demonstrators angry at the government's lack of action to save the Syrian town of Kobane from a jihadist militant takeover, the interior minister said Friday.

In addition to the toll of 31 people killed in protests, two policemen were shot dead in the southern city of Bingol late Thursday while inspecting the scene of a demonstration and five "terrorists" suspected of gunning them down were themselves killed, Interior Minister Efkan Ala told reporters.

Thousands of Kurds have taken to the streets to protest against what they see as Ankara's reluctance to help Kobane, a Syrian Kurdish town on the border besieged for weeks by militants from Islamic State of Iraq and Syria (ISIS).

At least 29 people died after demonstrations turned violent and Turkish troops and tanks were deployed to restore order. Curfews were imposed in five provinces, measures unseen since the 1990s when the region was rocked by fighting between military and Kurdish militants.

President Recep Tayyip Erdogan said on Thursday that the protests are aimed at sabotaging the fragile peace process between Kurdish rebels and Ankara.

“It’s very obvious that this game is aimed at sabotaging the peaceful environment in the east and southeast as well as the peace process and our brotherhood,” Erdogan said in his first comments on the unrest that has left at least 22 people dead.
Erdogan said: “We will not tolerate any threat or intimidation that targets Turkey’s peace, stability and security.

“We will initiate the steps necessary to fight those who engage in such acts,” he said in a statement released by the presidency.

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