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28 giugno 2014

Wimun 2014, a Roma la più grande simulazione dell'Onu

In città centinaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo. L'inizio dei lavori è per lunedì 30, si andrà avanti fino al 4 luglio. Tema degli incontri i prossimi obiettivi di sviluppo

Centinaia di persone provenienti da cento Paesi di tutto il mondo stanno per arrivare a Roma per la più grande simulazione giovanile dell'Onu, Wimun 2014. L'evento è organizzato dalla Wfuna (Federazione mondiale delle Associazioni Onu) e dalla Sioi (Società italiana per l'organizzazione internazionale). Si entrerà nel vivo dei lavori lunedì 30, con l'assemblea plenaria di apertura, ma il dibattito sui social è già iniziato con l'hashtag #wimun2014, attraverso il quale è stata anche lanciata una campagna selfie raccontata dal video "Leave or live".

La delegazione più corposa è formata dall'Italia che porterà tra i palazzi della Fao circa 160 persone, il secondo posto è del Ghana e dell'India che parteciperanno entrambe con 24 delegati. I ragazzi (dai 14 ai 30 anni) si divideranno in diversi comitati per affrontare e proporre soluzioni alle grandi sfide del mondo. La più giovane è una studentessa di Roma, mentre il più anziano, classe '76 arriva dallo Sri Lanka.

I lavori inizieranno tra due giorni e proseguiranno a ritmo incalzante fino a venerdì 4 luglio. I diversi comitati lavoreranno da martedì a giovedì per otto ore al giorno. Durante le sedute plenarie (d'apertura e di chiusura) a guidare i lavori dei junior ci sarà Hillary Saviello, una studentessa statunitense che vive a Londra, nominata Segretario Generale della simulazione. 

Il tema centrale dei dibattiti è "The post 2015 global agenda", ossia i punti di sviluppo da considerare dopo la scadenza degli Obiettivi del Millennio. I ragazzi affronteranno le stesse discussioni dei delegati internazionali che si riuniranno a New York il 16 settembre per la 69esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite.  Proprio come succede all'interno del Palazzo di Vetro i protagonisti dovranno rappresentare la posizione di un Paese su uno specifico tema. I partecipanti del Wimun2014, però, non daranno voce alle esigenze della loro nazione, ma di un'altra, possibilmente la più lontana dalle loro tradizioni ed esperienze. Dovranno studiare le posizioni dello Stato e dibattere seguendo quella linea, un modo per far avvicinare culture spesso distanti o addirittura in conflitto tra loro.

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