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02 luglio 2014

"Guardare il mondo con gli occhi degli altri". Wimun 2014 raccontato dai giovani protagonisti
di Gloria Bagnariol

Tra i delegati junior che partecipano alla simulazione dell'Onu organizzata a Roma

Fadwa Ouni viene dalla Tunisia, ha 23 anni, un anno in più di Ann-Kristin Matthe che però arriva dalla Germania. Si sono conosciute a Roma tre giorni fa e nonostante siano nate e cresciute a migliaia di chilometri di distanza hanno scoperto di avere molto in comune: la passione per le relazioni internazionali, il desiderio di intraprendere la carriera diplomatica, ma soprattutto la certezza che per costruire un mondo migliore si deve partire dal dialogo e dalla comprensione dell'altro. Sono due delle centinaia di partecipanti di Wimun 2014, la simulazione dell'Onu che ha portato nella Capitale gli studenti di licei e università di tutto il mondo con l'obiettivo di imparare i meccanismi delle Nazioni Unite e mettere a confronto i giovani sulle grandi sfide globali.

"Siamo nei corridoi della Fao dove ogni giorno vengono prese decisioni che possono cambiare la vita di milioni di persone, anche solo essere qui è meraviglioso", racconta Amm Kristin. "Ma la cosa più bella - aggiunge Fadwa -  è la possibilità di parlare con persone che vengono da ogni angolo della Terra, provare a capire i loro Paesi, guardare oltre all'immagine della bandierina che li rappresenta".

Le due ragazze guidano la commissione di Economia e Finanza, venerdì dovranno presentare all'Assemblea Generale (momento conclusivo della simulazione iniziata lunedì) la proposta di risoluzione condivisa dal gruppo. Insieme a loro lavorano altri tre comitati: uno dedicato ai diritti umani, uno al disarmo e alla sicurezza e l'ultimo - l'unico formato dagli studenti del liceo - alla sicurezza alimentare.

A parlare dei problemi della fame e della malnutrizione ci sono anche Graziana Italia e Sonia Garibaldi, 14 e 15 anni, le più giovani tra i delegati junior. Vengono da Modica, Sicilia e oggi sono a Roma per parlare di "paesi industrializzati", "sfide del futuro", "necessità di cambiamento".  I loro compagni di scuola "sono sicuramente in spiaggia in questo momento", loro hanno continuato a studiare per la simulazione di oggi in cui Sonia rappresenta l'Austria e Graziana la Francia, a differenza di quello che accade nel Palazzo di Vetro di New York i ragazzi di Wimun 2014 non possono parlare per il loro Paese, ma devono calarsi nelle esigenze di un'altra nazione. Le due ragazze di Modica sembrano intimorite dai soffitti alti e dal palazzo labirintico della Fao, ma l'unica vera difficoltà sembra quella della lingua. "Abbiamo studiato molto quest'anno, il nostro livello di inglese è cresciuto tantissimo, non abbiamo problemi a socializzare, ma quando arriva il momento di parlare in aula le cose si fanno più complicate", dicono.  Per ora né Sonia né Graziana immaginano un futuro da diplomatiche, ma entrambe si sentono "molto fortunate" e considerano questa esperienza "una meravigliosa opportunità".

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