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martedì 23 dicembre 2014

Siria: la strage degli innocenti e le medicine

La notizia diffusa dall'ONU ieri dice che Assad ha consentito la distribuzione in alcune zone del Paese di farmaci. Ma non chiarisce dopo quanto tempo e soprattutto....

E' solo una piccola notizia, che non ha richiamato soverchie attenzioni. Fonti delle Nazioni Unite hanno reso noto che il regime siriano ha dato il via libera alla distribuzione di medicinali in tre aree del Paese: una è nella regione di Aleppo e le altre due nel Qalamoun. 



Quel che le fonti non dicono è dopo quanto tempo dalla richiesta questa "distribuzione" è stata autorizzata, quante persone potrà raggiungere e quante altre non potranno ancora essere raggiunte.

Le fonti poi non parlano degli altri aiuti umanitari, relativi a vestiario, cibo e al necessario per affrontare "l'emergenza freddo". 



Con ogni probabilità quella del regime siriano è una decisione che deve essere presentata come una decisione da catalogare nei "good willing gesture", visto che le modalità di diffusione della notizia non contempla gli elementari elementi di chiarezza richiesti in precedenza che se chiariti impedirebbero di dire che "per Natale" si è ottenuto questo significativo passo avanti da parte del regime siriano. 



La strage degli innocenti denunciata ancora pochi giorni fa a Radio Vaticana dal nunzio a Damasco dunque può proseguire.

A conferma del rischio che le cose possano essere presentate per il proprio opposto c'è la visita in Libano e Siria del presidente del Parlamento iraniano, Larijani.



In Libano ha visto solo alleati del regime iraniano, poi è voltato a Damasco, a parlare di "riconciliazione", "soluzione politica per il conflitto siriano" e lotta senza quartiere al terrorismo. 

Ma siccome il primo terrorista in Siria, almeno in ordine cronologico, è stato il suo interlocutore, l'idea che il terrorismo dell'ISIS serva a Teheran come l'aria a chi non vuole morire soffocato è francamente legittimata da questo viaggio, anch'esso giunto alla vigilia di Natale.

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