http://ilmondodiannibale.globalist.it
mercoledì 16 aprile 2014

Se l'ONU non vede 55mila foto

Qualcuno seguita a giocare al piccolo chimico con i russi mentre loro impongono all'ONU di non vedere 55mila foto di crimini di Assad.

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU sta diventando il Consiglio di Sicurezza per chi compie crimini contro l'umanità? Il dubbio appare legittimo se si tiene conto che la Francia ha finalmente ottenuto che venissero illustrate al Consiglio di Sicurezza le 55mila fotografie scattate da un funzionario siriano per ordine dei suoi superiori: ritraggono 11mila detenuti nelle galere siriane orrendamente mutilati, seviziati e poi uccisi. Unidicimila. E' il famoso dossier Cesar, consegnato dallo stesso autore, fuggiasco inorridito da ciò di cui è stato testimone. Un consulente dell'Onu in Siria, il professor Crane, ha detto che un simile materiale, che prova al di là di ogni ragionevole dubbio crimini di guerra e contro l'umanità, non ha precedenti. 

Ma il delegato russo, sebbene anche lui provato dall'incredibile esposizione francese, dopo un minuto di attonito silenzio collettivo, ha fatto presente che se il Consiglio di Sicurezza intendesse utilizzare questo archivio dell'orrore per denunciare i vertici militari siriani al Tribunale Penale Internazionale, il suo governo opporrebbe il veto.

La notizia ha avuto la eco che tutti sappiamo sulla stampa nostrana, cioè zero. Più importante dare conto di quel che gli stessi russi e un bushiano fedifrago del dipartimento di stato vanno raccontando in giro sui gas e chi li avrebbe usati, a Damasco.Sebbene successivi rapporti dell'ONU smentiscano il tutto. Incredibile. 

Diversa ma altretanto profonda è l'incredulità sui motivi addotti da alcuni alla sostituzione del principe Bandar, non più a capo dell'intelligence saudita. "Cambieranno linea, verranno a patti con Obama, pronto l'inciucio!" Strano modo di vedere le cose: è assai più probabile invece che il princpe Bandar, anche lui malato di tumore come quasi tutti i suoi colleghi di governo e regno, lasci per motivi di salute. Tutto qua...

top