http://ilmondodiannibale.globalist.it
venerdì 7 febbraio 2014

L'Onu rimuore a Homs.

Dopo essere morte a Sarajevo le Nazioni Unite, a trazione Kerry, ri-muiono a Homs, città consegnata agli assedianti.

Cosa si fa nel 2014 davanti all'assedio di una città? La risposta è questa: si attendono 600 e passa giorni, poi con il cuore straziato per le sorti di donne, vecchi e bambini costretti senza acqua né cibo, solo qualche oliva, ma con abbonandanza di cannoneggiamenti e bombardamenti aerei, si inviano i pietosi CASCHI BLU a tirar fuori gli assediati, per consegnare la città agli assedianti. Cosa sarà di chi in queste ore sarà costretto a lasciare le proprie case non è dato sapere,la domanda non figura nei questionari Onu, ma è probabile che debba seguire l'esempio dei milioni di connazionali, profughi in patria o all'estero. 

Il capolavoro è che questo orrore si chiama "missione umanitaria". Perchè lascia randagie 2000 persone e consegna ad Assad una città decisiva per il suo piano di pulizia etnica e costruzione di un alawitistan solido e ben collegato con l'attiguo hezbollistan. 

L'umano John Kerry dunque conferma di essere l'Holbrook del terzo millennio. La differenza è che se dopo la pace di Dayton che benedisse la pulizia etnica in Bosnia si arrivò comunque alla cattura di Milosevic alla crisi successiva, in Siria non sembra che andrà così. Tanto è vero che ci si appresta a dare riconoscimento umanitario al regime siriano nell'imminente secondo round ginevrino.

top