Beyond Compromise
21/04/2014

A Yarmouk, aiuti del tutto fermi dal 9 aprile
di Salim Salamah.
Traduzione e sintesi di Claudia Avolio.

9 mesi d'assedio totale, ospedali non operativi, mancano cibo, carburante e speranza

“Il 18 aprile ha segnato il nono mese dell’assedio di Yarmouk”: a dirlo è Alaa Aboud, che guida la Lega Palestinese per i Diritti Umani/Siria. A 9 mesi dall’inizio dell’assedio totale – che nella sua forma parziale dura almeno dal dicembre 2012 – un nuovo sviluppo ha di recente avuto luogo nel campo di Yarmouk. Dal 9 aprile, infatti, le autorità siriane hanno tagliato anche la distribuzione di quelle poche razioni di cibo concesse.

Mahmoud Nassar, attivista palestinese che ha deciso di restare nel campo, dice: “Non c’è più cibo a Yarmouk. Sono circa 11 giorni che l’ultimo carico è stato distribuito, insufficiente tuttavia a soddisfare l’enorme richiesta della popolazione”. La Union of Operating Relief Organization – gruppo informale coordinato a livello locale – ha di recente distribuito aiuti finanziari nel campo. Ma sono serviti a poco nell’alleviare le sofferenze: “I soldi possono a malapena comprare un chilo di riso per una famiglia,” si è lamentato Nassar, aggiungendo che “i prezzi sono estremamente alti rispetto a quanto abbiamo ricevuto”.

Riguardo il suo punto di vista su possibili soluzioni a breve termine, Nassar esprime pessimismo: “Non c’è un solo ospedale operativo nel campo. Abbiamo finito il carburante”. Da almeno un anno Yarmouk è dipeso interamente da generatori per erogare servizi medici cruciali. Il carburante da cui dipendono questi generatori sta pian piano esaurendosi. Oggi il campo non è solo senza cibo, carburante e speranza: è anche circondato da posti di blocco del regime che non permettono ai palestinesi di entrare o uscire.

Che siano donne, bambini o anziani, il fuoco dei cecchini di regime ha trasformato l’entrata di Yarmouk in una zona morta. “Quattro morti e otto feriti solo negli ultimi pochi giorni senza apparecchiature mediche operative,” continua Nassar prima che il collegamento via Skype si interrompa bruscamente. A quanto pare, anche il suo generatore è agli sgoccioli.

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