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http://www.syriadeeply.org
Monday, Mar. 24th
Day 1105

Le conseguenze regionali della guerra di Siria continuano a crescere.

Questa settimana uno scambio di fuoco tra Siria e Israele, è la ricaduta più grave del conflitto, fino ad oggi, sulle alture del Golan. Appena a nord sul confine siriano con il Libano, le tensioni tra sunniti e sciiti hanno scatenato le proteste più ampie, mentre la città libanese di Arsal è stata colpita da 9 attacchi di aerei siriani, mentre una roccaforte per i ribelli siriani, è spesso stata un obiettivo per il fuoco del regime. Come parte di un'iniziativa appoggiata dagli USA a capo del fronte meridionale contro Assad, l'Arabia Saudita sta incrementando il suo sostegno ai ribelli siriani, l'invio di armi e denaro attraverso la Giordania. Cosa che crea complicazioni al regno giordano, in quanto evidenzia un banco di prova per le operazioni di ribelli, e diventando esso stesso un potenziale bersaglio.

E così la regione soffre insieme con la Siria, mentre viene trascinato nel suo conflitto il destino di tutti i suoi vicini. Un problema nefando da risolvere, coloro che ne sono incaricati, sono alla ricerca di modi per aggirare lo stallo. La scorsa settimana le Nazioni Unite hanno detto che avevano prove sufficienti per incriminare presunti criminali di guerra da entrambe le parti del conflitto. Lunedi, si rivedrà il rispetto della risoluzione del Consiglio di Sicurezza sugli aiuti umanitari, alcuni convogli di rifornimento sono stati trattenuti da ostacoli amministrativi del governo siriano. Nel frattempo gli stessi siriani vivono la decomposizione del tessuto sociale, da un numero crescente di divorzi alle difficoltà di mettere il cibo sul tavolo. Giovedì, il 95% dei siriani è stato tagliato fuori da Internet, una breve pausa nella capacità del paese di condividere il suo dolore con il mondo.


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Monday, Mar. 24th
Day 1105

The regional consequences of Syria’s war continue to escalate.

Meanwhile the regional consequences of Syria’s war continue to escalate. This week saw an exchange of fire between Syria and Israel, the conflict’s most serious spillover to date into the Golan Heights. Just north on the Syrian frontier with Lebanon, tensions between Sunnis and Shiites sparked wider protests, while the Lebanese town of Arsal was hit by Syrian air strikes 9 – as a stronghold for Syrian rebels, it’s often been a target for regime fire. As part of a U.S.-backed initiative to head up the southern front against Assad, Saudi Arabia is boosting its support to Syrian rebels, sending weapons and money through Jordan. That complicates matters for the Jordanian kingdom, as it becomes a more obvious staging ground for rebel operations and a potential target itself.

And so the region suffers along with Syria, as its conflict drags down the fate of the whole neighborhood. It’s become a wicked problem to solve; those tasked with doing so are looking for ways around the gridlock. Last week the U.N. said it had enough evidence to indict suspected war criminals from both sides of the conflict; on Monday, it will review compliance with a Security Council resolution on humanitarian aid (supply convoys have been held up by “administrative hurdles” from the Syrian government). Meanwhile Syrians themselves are living through the breakdown of the social fabric, from a rising number of divorces to trouble putting food on the table. On Thursday, 95% of Syria was cut off from the internet – a brief pause in the country’s ability to share its grief with the world.

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