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13 apr, 2014

La guerra civile in Siria continua

Bombardamenti, attacchi da terra, e nuovamente le armi chimiche. La guerra civile siriana non è finita ma solo passata in secondo piano rispetto alla crisi ucraina

Il dramma della Siria da tre anni in piena guerra civile non accenna a diminuire nè di intensità nè di violenze di ogni genere.
E’ di questo fine settimana la notizia che una delle due partita in conflitto – il governo di Bashar al Assad ed i suoi oppositori – ha nuovamente usato armi chimiche in due diversi episodi. Il bilancio più grave a Harasta, sobborgo di Damasco, con 5 morti. Altri 2, tra i quali un bambino, a Kfar Zeita (Hama), dove oggi sono ripresi i bombardamenti. Naturalmente le parti avverse si accusano vicendevolmente della responsabilità dei fatti.

Ed a proposito di bombardamenti, gli attivisti dei comitati locali siriani, affermano che da questa mattina ci sono decine di raid aerei e bombe di ogni tipo lanciate sugli obiettivi, in tutta la Siria. I jet governativi, affermano gli attivisti, hanno colpito a più riprese Daraya, Daraa, i sobborghi di Damasco e quelli di Aleppo.

Sono stati almeno 275 i morti ieri in Siria: lo stima l’Osservatorio nazionale siriano per i diritti umani, basato a Londra, evidenziando che tra le vittime si contano 36 civili. Gli altri morti si contano tra le forze ribelli e quelle governative.

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