http://www.nigrizia.it/

Giovedì 17 settembre 2015

 

GOLPE A OUAGADOUGOU

 

Nel pomeriggio di ieri elementi del Reggimento di sicurezza presidenziale (Rsp) del Burkina Faso hanno interrotto il consiglio dei ministri, sequestrato e di fatto messo agli arresti il presidente, Michel Kafando, e il primo ministro Isaac Zida. Questa mattina l'Rsp ha annunciato le dimissioni del presidente.

 

Nel pomeriggio di ieri militari del Reggimento di sicurezza presidenziale (Rsp) del Burkina Faso hanno sequestrato e di fatto arrestato l’attuale presidente del Burkina Faso, Michel Kafando, e il primo ministro Isaac Zida, dopo aver fatto irruzione nella sala del Consiglio dei ministri nel corso di un incontro di Gabinetto, prendendo in ostaggio anche il ministro della funzione pubblica Augustin Loada, e il ministro dell’urbanizzazione, René Bagoro.

Il reparto d’élite, forte di circa 1.200 uomini, fungeva da guardia scelta dell'ex capo di stato Blaise Compaoré ed è considerato ancora vicino quest'ultimo. Compaoré lo scorso anno è stato costretto alla fuga in seguito a una sollevazione popolare in seguito alla volontà dell’allora capo dello stato di presentarsi per un nuovo mandato presidenziale in violazione della Costituzione. 

Secondo fonti della Misna sul posto, i militari avrebbero preso il controllo dei mezzi di comunicazione: la televisione nazionale ieri sera trasmetteva solo la registrazione di una vecchia partita di calcio.

L'azione avviene proprio all’indomani di una proposta di scioglimento della stessa Rsp arrivata dalla Commissione nazionale per la riconciliazione e le riforme. Inoltre negli ultimi giorni si erano registrate forti tensioni dopo che esponenti dell'ex partito presidenziale di Campaoré erano stati dichiarati ineleggibili per le elezioni previste l'11 ottobre. Potrebbe dunque trattarsi di una reazione dei sostenitori del capo di stato estromesso un anno fa.

Le autorità di transizione hanno reagito al tentativo di golpe. Il presidente del Consiglio nazionale di transizione, Cheriff Sy,  ha diffuso una nota in cui chiama il popolo burkinabè a sollevarsi contro quello può essere a questo punto definito un putsch: "Il dovere ci chiama perché la nazione burkinabè è in pericolo – si legge nella nota. Richiamiamo al dovere di solidarietà la società civile, le forze politiche, la comunità internazionale perché facciano fallire questa operazione”.

La risposta della piazza non è tardata. Come riportato da Rfi, migliaia di persone hanno immediatamente risposto alla chiamata marciando verso il palazzo presidenziale e chiedendo la liberazione del Presidente Michel Kafando, del premier Isaac Zida e di alcuni ministri. La manifestazione però è stata dispersa dai militari. Oggi è prevista una nuova manifestazione nella capitale.

La situazione resta tesa e confusa ed è in continua evoluzione. I recenti sviluppi precedono di poche settimane le elezioni presidenziali e legislative in programma l’11 ottobre , che avrebbero completato la transizione per il ritorno alla democrazia.

I fatti di Ouagadougou hanno provocato immediatamente una presa di posizione della comunità internazionale. Il segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon si è detto scosso dalla notizia della detenzione del presidente Michel Kafando e del primo ministro Yacouba Isaac Zida e ha chiesto il loro immediato rilascio. La nota del segretario generale Onu rileva che "questo incidente è una flagrante violazione della Costituzione del Burkina Faso e della Carta di transizione".

Anche gli Stati Uniti hanno espresso la loro contrarietà: "Gli Stati Uniti condannano duramente qualunque tentativo di conquistare il potere attraverso mezzi extra-costituzionali", ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, John Kirby.

Ma pochi minuti fa Rfi riporta la notizia che un militare della Rsp si è presentato alla televisione nazionale parlando a nome del Consiglio nazionale per la democrazia annunciando le dimissioni del presidente Kafando e dissoluzione del governo e del Parlamento di transizione. Inoltre, l generale Gilbert Diendéré è stato nominato presidente  del Consiglio nazionale per la democrazia. L’alto ufficiale negli scorsi anni era considerato uno strettissimo collaboratore di Blaise Compaoré. Nell'annuncio viene anche detto che è stato instaurato un coprifuoco dalle 19 alle 6 del mattino e le frontiere sono state chiuse.

 

Nigrizia nell'ultimo numero di settembre 2015, attraverso un articolo intitolato "I riciclati" ha fornito un quadro generale delle dinamiche politiche in campo in vista delle elezioni  dell'11 ottobre. Un'analisi che può aiutare a capire il contesto in cui sono maturati i fatti che stanno avvenendo in queste ore.

 

 

http://www.ilpost.it

17 settembre 2015

 

Colpo di stato in Burkina Faso

 

Il primo ministro e il presidente ad interim sono stati arrestati, il governo è stato sciolto e il potere è passato all'esercito

 

Tra mercoledì e giovedì c’è stato un colpo di stato in Burkina Faso, stato dell’Africa Occidentale senza sbocchi sul mare. Giovedì l’esercito ha annunciato alla televisione e alla radio nazionali di avere preso il controllo del paese e di avere sciolto il governo. Mercoledì la guardia presidenziale, un corpo di élite dell’esercito burkinabè, aveva arrestato il presidente ad interim Michel Kafando e il primo ministro Yacouba Isaac Zida. Il potere è stato preso dal generale Gilbert Diendéré. Durante l’arresto centinaia di manifestanti si sono riuniti fuori dal palazzo presidenziale per protestare contro il colpo di stato, ma l’esercito ha disperso la folla sparando in aria. Sono stati cancellati i voli per uscire dal Burkina Faso ed è stato imposto un coprifuoco.

Fanny Noaro, giornalista che lavora per alcune testate francesi, ha scritto che per le strade della capitale Ouagadougou ci sono ancora delle violenze. Nelle proteste sono state uccise dieci persone.

Durante il messaggio che ha confermato il colpo di stato e che è stato trasmesso in tutto il Burkina Faso, il tenente colonnello Mamadou Bamba ha detto: «Le forze patriottiche, raggruppate nel Consiglio Nazionale per la Democrazia, hanno deciso oggi di mettere fine a questo degenerato regime di transizione. La transizione si è progressivamente distanziata dagli obiettivi di rifondare la democrazia». Bamba ha detto che il regime precedente usava le forze militari per scopi personali e manipolava l’informazione dei media. Ha anche detto che verranno organizzati presto dei colloqui per discutere della formazione di un nuovo governo a interim che sarà incaricato di organizzare “elezioni pacifiche e inclusive”.

Il governo di transizione era in carica dallo scorso anno, dopo che alcune violente proteste avevano portato alla deposizione del presidente Blaise Compaoré, che era stato a capo del paese per 27 anni. Le proteste si erano concentrate soprattutto contro la proposta di Compaoré di modificare la Costituzione per potersi presentare per un nuovo mandato da presidente. La guardia presidenziale, il corpo dell’esercito che ha guidato il colpo di stato, viene considerata molto vicina proprio a Compaoré: il generale Diendéré è stato per circa 30 anni consigliere di Compaoré. Per l’11 ottobre erano state fissate delle elezioni nazionali, che molti speravano potessero riportare una più stabile democrazia. Gli arresti del presidente e del primo ministro sono stati condannati dalle Nazioni Unite e dall’Unione Africana.

Il presidente francese Hollande ha condannato il colpo di stato e ha chiesto che le persone arrestate vengano rilasciate. Il Burkina Faso è stata una colonia francese fino al 1960. L’ex presidente Compaoré aveva reso il Burkina Faso un importante alleato della Francia e degli Stati Uniti nella lotta al terrorismo contro al Qaida. Durante il governo di Compaoré, il generale Diendéré aveva avuto un ruolo centrale nella negoziazione per la liberazione di alcuni ostaggi occidentali rapiti dai gruppi islamisti del paese.

 

top