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31/5/2015

 

Chi è Joel Harding, il capo della propaganda della junta di Kiev?

Traduzione di Alessandro Lattanzio

 

Joel Harding è un ex-ufficiale dell’intelligence militare statunitense che oggi dirige le Operazioni per Informare e Influenzare (IIO) del regime golpista ucraino. Si ricordi che le “Operazioni per Informare e Influenzare” non hanno per scopo creare opinioni o tracciare una politica, ma strappare all’opinione pubblica il sostegno agli obiettivi perseguiti dalle operazioni tramite tecniche di gestione della percezione rivolte al pubbliche manipolandone emozioni, motivazioni e ragionamenti.

Joel Harding (F-off@email.ru), prima di diventare il ‘re dei troll’ ucronazisti, fu per 26 anni Berretto Verde e contribuì a pianificare l’invasione di Haiti, Iraq e Afghanistan. Ha fatto parte dello Stato Maggiore per le operazioni speciali J2 dell’US Army. Era il collegamento del J2 per le Information Operations (le operazioni psicologiche e di disinformazione militari) con CIA, DIA, NSA, DISA e varie agenzie di Washington. Ha contribuito a sviluppare diverse metodologie spionistiche utilizzate da NSA, CIA e Pentagono poi svelate da Edward Snowden. Joel Harding, una volta andato in congedo, è divenuto direttore dell’(Old Crows) Information Operations Institute, dopo aver studiato programmi hacker informatici sponsorizzati dal governo ed esser stato analista presso la SAIC, impresa che sviluppa applicazioni informatiche per le agenzie militari e d’intelligence. Harding creò anche un comitato consultivo per le IO formato da 20 esperti di IO aziendali, governativi, militari e accademici inglesi e statunitensi, ed infine scrisse un libro bianco sulle IO utilizzato dal segretario della Difesa degli USA. Nel 2008 Harding e il suo istituto parteciparono all’elaborazione delle strategie per l’US Cyber Command, con una nuova definizione di Operazioni d’Informazione e delineando le nuove prospettive della guerra elettronica e cibernetica. Infatti, già nel 1997 Harding svolse un lavoro pionieristico nel software spionistico utilizzato da governo e aziende per sorvegliare le reti sociali, influenzarle e tracciarne gli utenti.

Il 28 febbraio 2014 Harding fu nominato direttore del Centro Informazione Strategica NSE, “che sviluppa programmi nel campo delle operazioni d’informazione, psicologiche, della diplomazia publica e dell’influenza strategica”, e subito il 1° marzo stipulava il primo contratto con la junta golpista di Kiev. Il 3 marzo, appena arrivato a Kiev, Harding fece una proposta ai golpisti majdanisti: “Ora un pensiero rimbalza nella testa, ed effettivamente ha senso ma le cui ripercussioni sono selvagge, inaudite, sanguinose da poter distruggere la nazione… Se si guarda al grafico dei gasdotti che attraversano l’Ucraina, si potrebbero chiudere le valvole in una di tali condotte, chiudendo una parte importante delle esportazioni della Russia e, di conseguenza, una fonte di denaro e potere che Putin deve comprendere veramente. Se fa questo passo, fa saltare in aria quelle condotte, anche se così si creasse un casino. Ciò si tradurrebbe nell’invasione russa. Fine della storia? No. Immaginate di provare a difendere migliaia di miglia di condotte. Gli insorti ucraini costringerebbero la Russia a dedicarvi decine di divisioni…” Al momento Victoria Nuland corteggiava Pravij Sektor offrendogli legittimità, denaro e sostegno. Lo stesso giorno Harding notava, “Improvvisamente ho 510 persone in Ucraina che seguono il mio blog. Vediamo, 510 diviso per quattro, moltiplicato per 100 fa il 12,750 per cento in un solo giorno. Cacchio mi chiedo perché!?” E infatti, il 16 marzo 2014 Dimitrij Jarosh, ducetto di Pravij Sektor, minacciava i gasdotti dell’Ucraina. Il consiglio di Harding minacciava una delle ultime fonti di reddito della junta di Kiev. Da quel momento Harding iniziava a fornire consigli su azioni militari, mediatiche, tattiche cibernetiche per le IO, manuali militari, psy-op e per una grande copertura mediatica internazionale, spingendo per la creazione del nuovo Ministero della politica dell’informazione, di una strategia nazionale dell’informazione, di un centro di propaganda unificato a Kiev e di un cyberesercito al servizio dei golpisti di Gladio ucraini.

Le fotografie possono essere ritoccate, come i video. I testimoni oculari sono sospetti. I reportage non sono affidabili. Anche se è la persona più affidabile al mondo a dire qualcosa, si può sempre bollarla come speculazione, faziosa o agente pagato dai russi… Che cosa faremo? Sradicare, rifiutare, corrompere, ingannare, usurpare o distruggere le informazioni. Le informazioni, non va dimenticato, sono l’obiettivo finale della cyberguerra per aver un impatto diretto sul processo decisionale dei leader avversari“. Così Harding ha sviluppato una strategia di contenimento informatico dei media russi, mentre barriere vengono erette per controllare l’informazione ucraina. In quest’ambito, a Kiev, grazie ad Harding e alla NATO, è stato creato il cyberesercito per le IIO ucraine da utilizzare a livello mondiale. “Ho discusso sul possibile uso delle informazioni nei social media come arma. Coloro con cui parlavo hanno uno strumento che rastrella i social media, ne calibra i sentimenti e fornisce all’utente la possibilità di generare automaticamente una risposta convincente. Tale strumento si chiama “Social Networking Influence Engine”… lo si può classificare come munizione? Pare di no, ma le implicazioni sembrano ampie per l’ambiente delle informazioni, oltre al dipartimento della Difesa. Le persone che possiedono questo strumento sono civili e lontani dall’industria della difesa, quindi avere l’approvazione del dipartimento di Stato potrebbe anche non essere necessario“, affermava Harding.

Uno sei social media utilizzati da Harding per le sue operazioni IIO è Wikipedia. Dal giugno 2014 c’è stato un forte aumento delle IIO su Wikipedia riguardo l’Ucraina. Gli operativi di Harding si occupano di continuo di redigere un dato argomento, modificando eventi e dati a favore della junta di Kiev e relativi sostenitori. Sugli eventi di Majdan, il massacro di Odessa e l’abbattimento del volo MH17, il pensiero di Harding si riassume in questa sua frase, “La guerra d’informazione per l’Ucraina ha assunto un nuovo aspetto. La Russia va abbattuta. Deve soffocare, sentire un dolore oltre ogni limite accettabile. Deve pagare. La Russia deve soffrire”.

Harding dirige la propaganda filo-golpista ucraina presso i media occidentali, coordinandoli nell’ambito delle sue IIO; quindi ha pianificato e unificato la disinformazione e la propaganda del regime golpista ucraino e dei media occidentali sulla guerra contro la Novorossija, e come visto, manipolando od oscurando l’informazione su eventi come il massacro di Odessa o l’abbattimento del volo MH17, o spacciando di continuo la propaganda menzognera sull’“invasione russa” dell’Ucraina. Harding, che ha contribuito a creare il ministero dell’Informazione ucraino, dirige anche la campagna per denigrare ed eliminare giornalisti e attivisti critici verso la junta di Kiev, etichettandoli come “agenti russi”, indicando ai suoi adepti quale metodi usare al riguardo. Ad esempio, Harding si presentò come ufficiale russo, con tanto di email presso l’“Ambasciata russa” di Washington, all’attivista pacifista statunitense David Swanson per chiedergli di pubblicare articoli di “propaganda russa”. Swanson lo smascherò e lo denunciò. Harding, inoltre, ha delineato l’infoguerra ucraina ricorrendo alla repressione armata del giornalismo ucraino. E’ in quest’operazione che rientra il sito nazigolpista Peacekeeper, che indica gli oppositori e i giornalisti critici verso il regime nazi-atlantista da “neutralizzare” (tra cui lo scrittore Oles Buzin). Il sito Peacekeeper è ospitato sul server della NATO in Lettonia, nell’ambito del Strategic Communications Centre of Excellence (StratComCOE) della NATO a Riga, Lettonia. In sostanza, StratComCOE e Harding dirigono l’omicidio di giornalisti e politici ucraini a Kiev, oltre l’infoguerra e la disinformazione mediatica occidentale sull’Ucraina.

Il sociopatico e megalomane Joel Harding ha probabilmente reclutato anche degli italiani, fantocci degli ucronazisti come Mauro Voerzio, Fabio Prevdello, Massimiliano di Pasquale, il nazipiddino Matteo Cazzulani o la spia nazistoide travestita da reporter Cosimo Attanasio, il quale ha illustrato le tecniche esposte dal suddetto mentore della CIA dei golpisti di Kiev, denigrando le proteste per il massacro di Odessa come assalto di teppisti contro la polizia ucraina, o facendo credere che i civili russofoni assassinati dai nazisti e dai golpisti, in realtà fossero una messinscena di agenti russi che uccidevano civili per denigrare il nuovo governo ‘democratico’ di Kiev.