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11 Sett 2015

 

 

Dichiarazioni dei componenti della delegazione

Segreteria Movimento Nonviolento

 

“Siamo molto onorati dell'accoglienza ricevuta, perché il primo nostro obiettivo, raggiunto, era proprio quella di far arrivare dentro il Palazzo la voce degli oltre 50.000 cittadini attivi che chiedono una Legge di attuazione concreta degli articoli 11 e 52 della Costituzione (ripudio della guerra e difesa della Patria), con il riconoscimento ed il finanziamento della difesa civile, non armata e nonviolenta”.

Mao Valpiana, Coordinatore della Campagna

 

“Le sfide dell’attualità internazionale richiedono un ampliamento degli strumenti di intervento predisposti anche a livello nazionale. La proposta della Campagna permetterebbe al nostro Paese di porsi in linea le indicazioni che vengono dalla comunità internazionale, ed in particolare dagli studi recentemente promossi in sede Nazioni Unite che riconoscono il “contributo positivo” portato dagli  attori civili disarmati negli scenari di conflitto. Le organizzazioni promotrici hanno avviato negli ultimi anni un costruttivo dialogo con le istituzioni sui temi della pace e della sicurezza, e confermano il loro supporto al processo politico per i necessari adeguamenti delle politiche in materia”.

Luisa Del Turco, referente Tavolo Interventi Civili di Pace

 

“L’incontro di oggi è stato per la Presidente della Camera un incontro istituzionale con il comitato promotore della raccolta di firme di una iniziativa di legge popolare, per la Cnesc è il segno di una sua costante attenzione al servizio civile. E’ significativo che mentre alla Camera si avvia il percorso di questa iniziativa, per la difesa Civile, al Senato riprenda il percorso per il passaggio al Servizio Civile Universale, modalità civile di partecipazione dei giovani alla realizzazione degli art. 11 e 52 della Costituzione e attraverso questo alla costruzione della giustizia e della solidarietà sociale”.

Licio Palazzini, presidente Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile

 

“Un primo importante risultato è stato raggiunto. Ora il Parlamento deve dimostrare di saper ascoltare le proposte della società civile, confrontandosi nel merito di un disegno di legge che, se approvato, costituirebbe un tassello centrale per quella politica di Pace spesso evocata negli annunci ma poi timida o assente nei fatti. Sarebbe grave se di fronte ad una mobilitazione popolare così vasta e partecipata si dovesse riscontrare il silenzio della politica e delle istituzioni. Il protagonismo ed il rilancio del ruolo dell'Italia nella politica estera ed in particolare nel teatro del Mediterraneo non può che essere fondato sulla cooperazione orizzontale, sul partenariato, sul rispetto dei diritti umani  e sull'impiego degli strumenti della nonviolenza, ed in questo quadro, la cultura e l'investimento nella difesa civile, con le sue molteplici forme, è un tassello imprescindibile di questo mosaico”.

Sergio Bassoli, referente Rete della Pace

 

"Non nascondiamo la nostra grande soddisfazione per aver portato a termine positivamente la prima tappa di un percorso che ha visto intrecciarsi proposta politica, partecipazione democratica, rapporto con le Istituzioni. L'incontro con la Presidente della Camera è stato il suggello istituzionale di questa prima fase, dopo aver raccolto in tutto il Paese oltre 50.000 firme per una proposta di legge popolare articolata e complessa che ha avuto anche la firma di moltissimi Sindaci delle principali città. Confidiamo ora nella sensibilità e volontà politica dei rappresentanti dei cittadini nel Parlamento per una convinta e spedita prosecuzione dell'iter legislativo che porti l'Italia a essere un esempio virtuoso per tutta l'Europa".

Franco Uda, rappresentante Sbilanciamoci 

 

“E’ importante che, nell’ambito di questa campagna, il mondo del Servizio Civile continui a ricevere per le proprie istanze un’accoglienza istituzionale così importante. E’ il segno di una crescente attenzione delle istituzioni verso questo istituto di difesa alternativa della Patria, che vede impegnati ogni anno decine di migliaia di giovani insieme ad organizzazioni del Terzo Settore e ad enti pubblici. Confidiamo che la sfida contenuta nella riforma accresca sempre più il ruolo del Servizio Civile nell’attuare politiche di difesa del Paese partecipate dai cittadini e soprattutto dai giovani”.

Enrico Maria Borrelli, presidente Forum Nazionale Servizio Civile

 

“Le notizie drammatiche dai teatri di guerra e di migrazione che, anche in queste settimane, colpiscono l’immaginario collettivo dimostrano ancora una volta la necessità di un approccio nuovo davvero risolutivo ai problemi che attanagliano il mondo. L’Italia potrebbe tracciare una strada innovativa ed importante dotandosi di una struttura permanente di intervento con mezzi nonviolenti e di conciliazione. E’ la proposta che abbiamo fatto al Parlamento e che, ne siamo fiduciosi, verrà discussa con la massima attenzione e speriamo con il massimo supporto. Siamo pronti a questa nuova fase di azione”.

Francesco Vignarca, coordinatore Rete Italiana per il Disarmo