Euronews - 09/11/15 - Aung San Suu Kyi vince - La Lega Nazionale per la Democrazia di Aung San Suu Kyi si appresta a festeggiare una vittoria storica alle elezioni in Myanmar: il partito dell’Unione, dello Sviluppo e della Solidarietà, espressione dei militari al potere, ha riconosciuto la sconfitta, prima della proclamazione dei risultati. Il partito del premio Nobel per la Pace sostiene di aver conquistato almeno l’80 per cento dei voti. “Non vedo l’ora di conoscere i risultati, nell’attesa non sono riuscita a dormire”, afferma una residente di Yangon. “Non soltanto io, anche i miei amici e i miei colleghi aspettano l’aggiornamento dei risultati via facebook.” La Lega Nazionale per la Democrazia deve ottenere due terzi dei seggi in parlamento per poter formare un governo da sola e dovrà comunque fare i conti con il peso dei militari cui la costituzione riserva un quarto dell’assemblea. I militari hanno comunque promesso di rispettare i risultati, al contrario di quanto accadde 25 anni fa, quando la giunta non riconobbe la vittoria ottenuta dalla Lega Nazionale per la Democrazia mentre Aung San Suu Kyi restò agli arresti domiciliari.

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09 novembre 2015

 

Elezioni in Birmania, Aung San Suu Kyi ha votato per la prima volta

 

Affluenza massiccia. Osservatori Ue, voto regolare

 

Il suo partito Nld  si è aggiudicato finora circa il 70% dei voti alle elezioni di ieri, secondo quanto  ha detto

il portavoce Win Htein spiegando che, secondo i voti contati fino adesso, alla Lega nazionale per la democrazia è andato tra

il 50% e l'80% delle preferenze su base nazionale. I primi dati definitivi saranno annunciati alle 15:00 locali (le 9:30

italiane).

Ieri al termine di una storica giornata elettorale, il primo voto nazionale libero dopo il mai onorato trionfo del partito della "Signora" nel1990, migliaia di persone hanno festeggiato davanti alla sede della "Lega nazionale per la democrazia" (Nld), che sogna di conquistare la maggioranza assoluta nelle due Camere del Parlamento.

"Credo che vinceremo", aveva detto alla folla festante il fondatore Tin Oo (88 anni), braccio destro di Suu Kyi. Prima e dopo il breve discorso dell'ex generale, i fan del premio Nobel per la Pace si sono radunati davanti al megaschermo che aggiornava in diretta sullo spoglio delle schede, tra boati per ogni scheda assegnata all'Nld e mugugni di delusione per quelle andate all'Usdp ('Partito di unione, solidarietà e sviluppo') del presidente Thein Sein. Nonostante alcuni disguidi con le liste elettorali, e degli aspiranti votanti impossibilitati a depositare la propria scheda, nell'ex capitale Rangoon e in altre città del Paese le operazioni di voto si sono svolte in linea di massima con regolarità, come certificato anche dagli osservatori Ue.

Aung San Suu Kyi, 70 anni, ha votato oggi per la prima volta nella sua vita. Al seggio ha sorriso ai giornalisti che l'attendevano nel seggio vicino alla sua abitazione ma non ha rilasciato commenti. Il partito di opposizione Nld è dato per favorito alle prime elezioni libere dal 1990 nel Paese.

 Pur tra tra possibili brogli nel conteggio delle preferenze e temute interferenze future della vecchia guardia in caso di una vittoria di Suu Kyi, le elezioni sono viste come l'inizio di una transizione politica ricca di incertezze. A Rangoon, già all'apertura dei seggi, molti di essi vedevano file di votanti lunghe decine di metri. 

Per i risultati completi saranno necessarie due settimane, ma è probabile che negli ambienti dell'Nld inizino a circolare risultati ufficiosi fin da stasera.

Le operazioni di voto sono state monitorate da centinaia di osservatori stranieri e da migliaia di birmani. Il parlamentare europeo Alexander Lambsdorff, a capo della missione di osservazione elettorale della Ue ha fatto sapere che nell'ex capitale Rangoon, lo svolgimento sembra finora "regolare". Si segnalano comunque errori nelle liste elettorali, con alcuni votanti - specie in dei quartieri periferici - che non hanno potuto esprimere la loro preferenza e sono andati via delusi. Agli osservatori Ue, inoltre, non è stato concesso l'accesso ai seggi istituiti nelle basi militari, dove secondo alcuni media locali le operazioni di voto sono state concluse già in mattinata

Il presidente della Birmania, Thein Sein, ha assicurato che il governo del Paese e l'Esercito rispetteranno i risultati delle elezioni.

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