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6/08/2015

 

Tra euro e neuro

 

“Non c’è dubbio però che la linea dura di Schäuble – mai rinnegata, anzi utilizzata da Merkel – abbia fatto avanzare di qualche passo la prospettiva di un’Eurozona più ristretta dunque più «virtuosa». Alcuni aruspici ne derivano che le probabilità del Neuro, gergo tedesco per l’«euro del Nord» riservato alla Germania e ai suoi partner culturalmente ed economicamente affini, siano in crescita.

 

Il sentiero tracciato da Schäuble con l’ipotesi del Grexit temporaneo, codificato per la prima volta in un paragrafo tra parentesi quadre del documento trasmesso dall’Eurogruppo al Consiglio europeo di luglio, punta in tale direzione. Ed è conforme alle più radicate convinzioni del ministro delle Finanze, che già nel 1994 aveva evocato l’opportunità di un euro ristretto, all’epoca circoscritto a Francia, Germania e Benelux.

 

Il Grexit come anticamera del Gerxit – l’uscita di Berlino dall’euro per coniare il Neuro? Non impossibile. Ma sarebbero i tedeschi disposti a optare per una moneta più forte, dunque a danneggiare il proprio export, pur di liberarsi della zavorra euromediterranea? Chi sarebbe ammesso nella famiglia degli eletti? Magari anche i «padani», spaccando l’Italia? E l’economicismo germanico si spingerebbe fino a trascurare il cataclisma geopolitico che conseguirebbe alla rottura dell’Eurozona?

 

Il sogno tedesco del Neuro rischia di portarci tutti alla neuro.”