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https://www.foreignaffairs.com/

June 1, 2015

 

Il populismo economico di Duda

di Hilary Appel e Mitchell A. Orenstein

 

Il nuovo presidente della Polonia e il futuro di neoliberismo

 

Il 24 maggio, l’avvocato conservatore 43enne, Andrzej Duda, un volto nuovo sulla scena politica della Polonia, ha sconfitto il presidente polacco in carica, Bronislaw Komorowski, per un soffio nel ballottaggio presidenziale. La vittoria di Duda sulla base di una piattaforma di populismo economico, rivela una disaffezione ad approfondire le riforme economiche neoliberiste non solo in Polonia, ma in tutta l'Europa dell'Est. Prima la Russia e poi l’Ungheria hanno abbracciato politiche economiche stataliste e nazionaliste che hanno rotto con le politiche del libero mercato degli ultimi due decenni. Ora la Polonia, uno delle sei maggiori economie dell'Unione Europea, sembra pronta a prendere la stessa strada.Sarebbe altamente simbolico se la Polonia abbandonasse il neoliberismo, dal momento che è stata l’anticipatrice nell’Europa orientale per le riforme neoliberiste. Nel 1990 poi, il ministro delle Finanze Leszek Balcerowicz, combattendo l'eredità del comunismo e di fronte alla prospettiva di iperinflazione, orchestrò, quasi durante la notte, un passaggio da una economia socialista ad una sotto il suo "piano Balcerowicz". Basata sul mercato e sui prezzi, una volta controllati, ora totalmente liberalizzati. Il commercio, una volta monopolizzato, venne liberato. La valuta, una volta rigida, era improvvisamente convertibile. Le imprese, una volta di proprietà dello Stato, venivano vendute o trasferite in mani private.

 

articolo originale quì: https://www.foreignaffairs.com/articles/poland/2015-06-01/dudas-economic-populism?cid=nlc-twofa-20150604&sp_mid=48808222&sp_rid=bWNmb3RvQGludGVyZnJlZS5pdAS2


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June 1, 2015

 

Duda's Economic Populism

By Hilary Appel and Mitchell A. Orenstein

 

Poland's New President and the Future of Neoliberalism

 

On May 24, the 43-year-old conservative lawyer, Andrzej Duda, a fresh face on Poland’s political scene, defeated incumbent Polish President Bronislaw Komorowski by a narrow margin in the presidential run-off vote. Duda’s victory, based on a platform of economic populism, reveals a deepening disaffection with neoliberal economic reforms not just in Poland, but throughout Eastern Europe. First Russia and then Hungary embraced statist and nationalist economic policies that broke with the free market policies of the past two decades. Now Poland, one of the six largest economies in the European Union, appears ready to take this path too.

It would be highly symbolic if Poland abandoned neoliberalism, since it has been Eastern Europe’s trendsetter for neoliberal reforms. In 1990, then Finance Minister Leszek Balcerowicz, battling the legacies of communism and facing the prospect of hyperinflation, orchestrated a nearly overnight switch from a socialist economy to a market-based one under his “Balcerowicz plan.” Prices, once controlled, were liberalized. Trade, once monopolized, was freed. Currency, once rigid, was suddenly convertible. Enterprises, once state owned, were sold or transferred to private hands.