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17 Luglio 2015

 

Draghi ci mette la briscola

di Enrico Carotenuto

 

Nei giorni scorsi avevamo già detto come la debacle Tsipras in realtà fosse un ottimo spunto di pressione contro la Germania, ed un'accelerazione verso il completamento del superstato. Avevamo infatti notato le strane uscite di personaggi fortemente legati alla cricca della UE. A seconda del loro stile personale, chi con frasi semisibilline a riguardo di certe "rigidità" tedesche come Monti, chi invece andando a raccontare almeno una buona parte della verità (miracolo!) sulla fine che fanno i soldi dei cosiddetti "aiuti", come D'alema. Entrambi, guardacaso, puntando il dito sul fatto che bisogna che l'Europa diventi più stato, per fare le cose in maniera migliore. 

Ieri, con perfetto tempismo, quasi fosse il compagno ideale a briscola, il capo della BCE porta a casa il punto con una bella briscola dicendo, a proposito dell'Unione: "Imperfetta e fragile". Ovvero, occorre perfezionarla e irrobustirla, ma non solo: evidentemente Draghi si trova in mano tutta una serie di briscole da usare, in quanto si è lasciato  andare ad una serie di dichiarazioni in cui bacchetta Schauble per aver anche solo menzionato il grexit, schiaffeggia apertamente la Germania dicendo che il debito Greco va alleggerito per forza, checchè ne dica la Germania, e poi ricorda alle banche greche che lui è il deus ex machina, dicendo che per loro il Quantitative Easing si farà solo quando lo dice lui.

 

Questo passaggio è fondamentale, perchè rivela chiaramente come la questione Greca sia stata manovrata dalla BCE, altro che Germania. Draghi infatti dice che proprio non poteva dare liquidità alle banche Greche. E quindi guardacaso proprio nel momento delle trattative, le banche in Grecia sono state costrette a chiudere per 18 giorni... Ma che ora, se finiscono di farsi incaprettatare ben bene, e senza scalciare, darà anche a loro il Quantitative Easing (comprerà una marea di titoli di stato greci, pagandoli con Euro creati dal nulla freschi freschi).

Eppure ne ha creato tantissimo di denaro, negli ultimi tempi. Anzi, ne hanno creato talmente tanto, che i debiti della Grecia a confronto fanno ridere. Denaro che è andato ad alleggerire le situazioni debitorie di molte banche europee. Soprattutto tedesche. Ma evidentemente la BCE ha figli e figliastri, o per lo meno usa le sue prerogative politicamente. 

In pratica dice che proprio non può creare denaro dal nulla (questo fa la BCE che, ricordiamo, è privata), tranne quando conviene alla sua agenda. Ma che brava persona, questo Mario!

A questo punto tutta la storia Grecia-Tsipras-Germania-Merkel assume l'aspetto di una tragica farsa, giocata sulla pelle dei greci (ma anche di italiani, portoghesi, spagnoli), la cui utilità è semplicemente quella di far cedere alcune resistenze ad un proseguimento dell'unione. Nello specifico, quelle tedesche, per i motivi economici che abbiamo esposto QUI.

In quest'ottica è facile vedere come le facce che ci danno più in pasto, quelle dei politici, che si chiamino Merkel, Tsipras, Renzi, Cameron o Schauble, non sono altro che maschere di terza categoria. Eseguono balletti che servono a dividerci, ad orientare le nostre scelte ed a promuovere la nostra acquiescenza. Occorre che sempre più persone si rendano conto di ciò. Bisogna guardare più in alto per capire un pochino meglio. Draghi, con questa sua uscita ci mostra chiaramente che esistono gradini ben superiori a quelli di un capo di stato, persino di una nazione ricca come la Germania.