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17 luglio 2015

 

“L’accordo greco è tossico”: la teoria del filosofo tedesco Jürgen Habermas

 

Le parole del sociologo e filosofo della Scuola di Francoforte contro i principi che muovono l’Europa di oggi.

 

L’accordo siglato lunedì scorso tra la Grecia e i suoi creditori è “tossico”. È quanto ha dichiarato al Guardian il filosofo e sociologo tedesco Jürgen Habermas, in un’intervista pubblicata dal giornale inglese oggi 17 luglio.

Habermas, normalmente estraneo a commenti politici, commenta la gestione internazionale della crisi greca e il comportamento del governo tedesco. “Questo accordo contraddice apertamente i principi democratici dell’Unione Europea” e da un punto di vista economico, è privo di senso.

Si tratta di un “mix tossico tra riforme strutturali necessarie e misure neoliberali che scoraggiano completamente il popolo greco già svilito e umiliato e annullerà ogni tentativo di crescita (…) Costringere il governo greco a privatizzare non può essere interpretato in nessun altro modo, se non come una punizione nei confronti di un governo di sinistra” –prosegue Habermas.

Il problema, sembra suggerire l’umanista tedesco della Scuola di Francoforte, è quello della rappresentanza e della democrazia. “Gli unici a prendere le decisioni essenziali in Europa sono il Consiglio Europeo, la commissione e la BCE, le istituzioni che cioè mancano della legittimità necessaria a prendere queste decisioni”.

I dirigenti europei sono in sostanza, secondo Habermas, incapaci di agire per il comune, perché non è il ‘comune’ che li ha scelti, piuttosto restano arroccati solo ed esclusivamente sul proprio consenso nazionale. Cosa fare allora?

Il filosofo tedesco, che non ha mai risparmiato critiche ad Angela Merkel, reclama quindi un cambiamento totale della direzione di questa Europa, che da economica deve diventare politica. Solo così infatti potrà esserci un’integrazione tra i popoli.