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apr 25th, 2015

 

Varoufakis ‘perditempo’ e ‘dilettante’. Così l’Eurogruppo sulla politica economica di Atene

 

È uscito malconcio dal vertice dell’Eurogruppo di Riga il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. Non solo per i soldi che non arrivano, in una situazione che vede la Grecia tenuta a pagare entro maggio un miliardo al Fondo monetario internazionale e che già ha obbligato enti e fondi pensione a versare i propri soldi nelle casse dello stato, ma anche per gli aggettivi che lo hanno visto tacciato di essere un “perditempo”, un “giocatore d’azzardo”, un “dilettante”. Non bastano infatti lo stile country, le camicie colorate fuori dai pantaloni e la moto con cui ama sfrecciare per le vie di Atene per salvare la disastrata economia greca, e si dice pure che il premier Alexis Tsipras lo abbia addirittura bypassato comunicando direttamente con i burocrati di Bruxelles, “per assicurarsi che il messaggio arrivi corretto”.

La descrizione dell’incontro in Lettonia la fornisce bene il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, il quale ha affermato che “Sarò sincero, nell’Eurogruppo c’è stata una discussione critica perché due mesi fa speravamo che oggi avremmo avuto risultati positivi e un accordo da decidere e invece siamo ancora lontani da tutto ciò”.

Intanto il tempo stringe, e la Grecia si trova sempre più con l’acqua alla gola.

Varoufakis ha tentato di dimostrare all’Eurogruppo che i “Problemi liquidità ci sono perché paghiamo debito attingendo dalle risorse e invece, da accordi esistenti, andrebbe rifinanziato con gli aiuti”.

Aiuti che non ci sono, dal momento che Atene non riesce a dare garanzie di solvenza.

“L’accordo con la Ue è l’unica alternativa” – ha insistito Varoufakis, ma no ai “Tagli alle pensioni, che il governo greco non ritiene utili a stabilizzare il Paese” e sì alla moratoria sulla confisca delle prime case, che per il governo creerebbe nuovi poveri”. Tuttavia, ha aggiunto, “ci dobbiamo concentrare su come raggiungere un’intesa perché non c’è alternativa”.

Nonostante il quadro drammatico Atene parla di “progressi significativi”, anche perchè un accordo viene ritenuto possibile, non esiste un “piano B”, non si è mai parlato di default della Grecia, di uscita dall’euro: “Sono molto ottimista, si sono fatti parti sostanziali e ambedue le parti sono più vicine rispetto al recente passato”, ha detto Tsipras.

Ma, forse, per la Grecia il peggio deve ancora venire.