Disordine Mondiale
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gen 28th, 2015

Alexis Tsipras: il cavallo di Troia di Putin in Europa
di Luca Tolu

La vittoria di Alexis Tsipras alle elezioni politiche greche ha scosso l’intera Europa. Il leader del partito Syriza ha promesso di mettere in discussione gli impegni presi da Atene con la Troika, compreso il delicato capitolo della restituzione dei 195 miliardi di euro di prestiti che la Grecia deve ai governi dell’Eurozona. Un programma di governo radicale che secondo molti analisti potrebbe portare il paese ad uscire dall’Unione Europea.
Ciò che, invece, fino ad oggi appare meno accentuato dalla stampa europea, è il rischio non solo di un’uscita di Atene dall’area Euro, ma dall’Occidente stesso. Un fattore preoccupante accomuna, infatti, la sinistra radicale Syriza al partito di estrema destra Anel con cui è stata conclusa la bizzarra alleanza di governo: la vicinanza e il sostegno alla politica della Russia di Putin. Non a caso, all’indomani delle elezioni greche, il Presidente russo è stato il primo a congratularsi per la vittoria di Syriza, esprimendo “fiducia che Grecia e Russia potranno proseguire lo sviluppo della loro tradizionale cooperazione costruttiva in tutti i settori e lavoreranno insieme in modo efficace per la soluzione dei problemi attuali in Europa e nel mondo”[1].  Al comunicato del Cremlino ha fatto seguito la visita alla sede del partito Syriza dell’ambasciatore russo ad Atene Andrei Maslov e le congratulazioni degli altri grandi alleati di Putin in Europa, ovvero la leader del Front National francese Marine Le Pen e il Segretario della Lega Nord Matteo Salvini [2].
Il legame tra i due alleati di governo greci e Vladimir Putin ha radici lontane. In un recente articolo sull’Huffington Post [3], Marco Ferraro elenca in modo dettagliato tutti i passaggi di questa partnership strategica. Come Matteo Salvini, anche Tsipras non disdegna i pellegrinaggi a Mosca, e il primo avviene proprio durante l’annessione della Crimea senza alcuna presa di posizione di condanna da parte del leader greco che, viceversa, nelle settimane precedenti si era prestato ad attingere alla artificiale retorica sul “golpe dei nazisti” di Kiev accusando di fascismo il nuovo Governo ucraino. Come se ciò non bastasse, i deputati di Syriza nel Parlamento europeo hanno poi votato contro l’Accordo di Associazione fra Ucraina e Unione Europea, seguendo sostanzialmente una linea politica filorussa ostile all’Ucraina.
Sarà quindi molto interessante seguire il cammino della nuova politica estera greca, soprattutto sul dossier del conflitto in Ucraina orientale. Tsipras vorrà avere rapporti con quelli che lui ha etichettato come “nazisti” di Kiev? Fino a che punto si spingerà la nuova Grecia per boicottare la politica di sanzioni contro l’invasione russa dell’Ucraina?
In particolar modo sarà interessante osservare alla prova dei fatti Panos Kammenos, nuovo ministro della Difesa greco, alleato di governo di Tsipras e leader del movimento di estrema destra anti occidentale dei “Greci Indipendenti”. Il programma politico di Kammenos non prevede soltanto l’uscita di Atene dall’Europa, ma addirittura l’ingresso nell’Unione Eurasiatica, la nuova Urss fondata da Putin alla quale hanno aderito Bielorussia e Kazakistan. Del resto, Kammenos, aperto sostenitore delle milizie separatiste del Donbass, non è nuovo a posizioni controverse. Accusato spesso di antisemitismo per i propri strali contro i complotti sionisti bancari, fece scalpore la sua frase “l’Europa è governata da tedeschi neo-nazisti” e l’esternazione del 2013 in cui definiva il ministro delle Finanze di Berlino Wolfgang Scheuble “una persona non grata nel territorio greco“.
Ciò che appare molto preoccupante è che da questo stravagante ticket Tsipras – Kammenos ci si può aspettare di tutto, compresa la messa in discussione dell’Alleanza Atlantica. Del resto, è la prima volta che il populismo sfrenato che ha contagiato l’Europa in questi anni sale al potere. Per questo, solo i prossimi mesi potranno rispondere alle domande su quanto tali proclami siano un bluff elettorale oppure no. In caso positivo, potremmo trovarci di fronte al primo Governo anti occidentale d’Occidente, il perfetto cavallo di Troia per Putin.

Note

[1] http://www.adnkronos.com/fatti/esteri/2015/01/26/grecia-putin-scrive-tsipras-insieme-per-soluzione-problemi-europa_KwSasA5ApY4Od3XakBUiqM.html?refresh_ce

[2] http://www.agi.it/estero/notizie/da_putin_a_le_pen_la_politica_si_congratula_con_tsipras-201501261127-est-rt10072

[3] http://www.huffingtonpost.it/marco-ferraro/tsipras-kammenos-e-il-ris_b_6559260.html

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