http://www.comedonchisciotte.org/

Dom Giu 28, 2015

 

Analisi Greca, fuori dal coro.

di mincuo Newbie

 

Non penso che ci sia molto da celebrare per questo referendum, onestamente.

Nè la miopia e ottusità della Troika, né l'incompetenza, il cinismo e la demagogia di Tsipras & C. durante questi mesi.

E anche il loro l'autolesionismo. Perchè a mio avviso hanno probabilmente i giorni contati.

Non vedo come si possa anche solo arrivare ordinatamente al referendum d Domenica 5 Luglio, che diventerà con tutta probabiltà un non-sense e/o uno scaricabarile.

Arrivare a un referendum Domenica senza un collasso finanziario sembra a me quasi impossibile, a meno che la BCE non alzi e di molto l'ELA, cosa molto improbabile.

 

Un referendum fatto 4 mesi fa, quando subito le trattative avevano mostrato posizioni inconciliabili, avrebbe potuto essere la mossa appropriata e in accordo alla linea politica e alle promesse elettorali. Una linea che spingesse i creditori a rivedere tutta la questione del debito, delle riforme, della ripresa economica, avendo ancora tutto il respiro necessario per portarla avanti.

Oggi non ha senso: qualunque cosa sia, NO o SI, la Grecia ha la scelta tra accettare misure che la strangolano o una catastrofe che porterà probabilmente anche a disordini sociali.

 

E dovrà ringraziare anche Tsipras per questo. Il quale ieri ha fatto in Parlamento un discorso pieno di retorica, ha gonfiato il collo e fatto la ruota come un tacchino, ma non si è peritato minimamente di menzionare cosa succederà al suo Popolo e quali misure intende adottare per proteggerlo.

Un demagogo irresponsabile.

L'ELA.

La BCE attualmente è ancora dentro un programma di assistenza fino al 30 Giugno. Oggi probabilmente voterà o un cap agli 89mld attuali o un modesto aumento, alzando però i margini di garanzia. In ogni caso domani, se anche le banche apriranno, sarà una corsa agli sportelli. Successivamente, dopo il 30 Giugno, non si vede come la BCE possa autorizzare la B.o.G. ad accettare ancora Titoli Greci come collaterale dopo martedì, se non con margini pesanti.

Questo significa che le banche dovranno chiudere e che dovranno essere imposti fin da subito controlli di capitale.

Al 30 Giugno la Grecia dovra pagare 2,2 mld di stipendi, pensioni ecc...Quelli [forse sì, forse no] ancora li potrà pagare, ma dovrà poi emettere IOU (che di fatto li sta già emettendo da mesi, visto il cumulo di arreas che ha, ma erano comunque sotto l'ombrello della BCE e della Troika).

Come possa emetterli anche con uno sconto sostanziale e come possano circolare poi senza un ulteriore forte deprezzamento io non ne ho proprio idea.

Il 30 giugno scade il pagamento di 1,6mld a IMF. Tecnicamente non succede nulla, ma IMF esce dal programma EFSF che scade.

A Giugno scadono anche 5,2mld di TBill (titoli di Stato Greci interni a breve).

A Luglio scadono 0,45mld a IMF, 2,1mld di Tbill, 3,5mld a BCE

Ad Agosto scadono 0,18mld a IMF, 1mld di Tbill e 3,2ml a BCE

Oltre a questi ci sono gli stipendi, le pensioni e i costi di funzionamento dello Stato. Pensare infine che in un quadro di incertezza, se non di panico, consumi e gettito fiscale non subiscano un calo notevole è follia.

In breve prima del referendum di Domenica è molto probabile che la Grecia sia già in default e sia già mezza fuori dall'EUR.

Poi, come è probabile dall'esito, Tsipras dovrà dimettersi, e la Grecia sarà senza un Governo.

E questa non è neanche la peggiore delle ipotesi perchè potrebbero esserci disordini ed esserci un Colpo di Stato militare.

 

Tsipras rappresentava una possibile scelta radicale e di cambiamento. Invece ha fatto fallire il suo Paese adottando una linea politica demagogica, inconcludente, dilettantistica e cinica, facendo trascorrere mesi preziosissimi, comportandosi, insieme al suo negoziatore Varoufakis, come dei bambini, facendo infuriare a più riprese i creditori col solo risultato di unirli e irrigidirli.

La Troika ha mancato completamente di leadership, di capacità politica e di senso della realtà.

E davanti a un Paese che palesemente non poteva sostenere un carico di misure restrittive senza che parallelamente fosse previsto un piano separato di sostegno a investimenti e senza contemporaneamente una revisione sostanziale del servizio del debito, ha mostrato un'ottusità, una testardaggine e un cinismo degni di miglior causa.

Entrambi hanno ampliato e approfondito la crisi giocando a far trascorrere i mesi in bisticci, propaganda demagogica e proposte irreali da una parte e misure inaccettabili dall'altra.

Tutto sulla pelle del popolo Greco.

 

Tutto ciò a meno che entrambi non abbiano invece preso in giro cinicamente tutti noi fin dall'inizio e di fatto volessero proprio arrivare a un risultato preciso.

Se ci sarà un colpo di Stato Militare in Grecia allora anche un'eventuale lettura complottista degli avvenimenti, e cioè che lì veramente si volesse arrivare, e d'accordo, non sarebbe da dover escludere completamente.