13 febbraio 2015 

Vergogna!

di Nadia Urbinati


Come possono i parlamentari democratici non essere consapevoli dell'uso dispotico che stanno facendo delle regole parlamentari, del dibattito sulla riforma di un bene di tutti come la Costituzione e infine del Parlamento? Provocare un Aventino ricorda un passato che pensavamo appartenesse alla memoria critica dei democratici. Quel che sta accadendo e' una vergogna sic et simpliciter. Se solo il partito di Berlusconi avesse osato tanto ci sarebbe stata una rivolta. E invece siamo qui ad assistere a un balletto ingiustificabile di discussioni su se, come, cosa dire e fare. Il paradosso di questa maggioranza democratica e' di imporre un ordine nondemocratico con l'esito di essere essa stessa un comitato al servizio di un capo.


12 febbraio 2015 

Per favore dateci due anni di tempo prima di cambiare il nostro patto

Messaggio dei cittadini al Presidente della Repubblica e a tutti i responsabili delle riforme istituzionali

Raniero La Valle, Luigi Ferrajoli, Domenico Gallo, Gustavo Zagrebelsky, Gianni Ferrara, Gaetano Azzariti, Umberto Romagnoli, Paolo Caretti, Alfonso di Giovine, Francesco di Matteo, Massimo Villone, Luciano Gallino, Lanfranco Turci, Angela Mancuso, Giovanni Bianco, Enrico Peyretti, padre Alberto Simoni


Sono cambiate le priorità del nostro Paese.

In una democrazia rappresentativa quando cambiano le priorità e le cose più urgenti da fare, o i governanti se ne accorgono e cambiano, o si cambiano i governanti.

Oggi le priorità sono le seguenti: 1) Salvare la Grecia e salvare l’Europa. Se la Grecia viene abbandonata, come i barconi degli immigranti nel mare Mediterraneo, l’Europa del sogno comunitario è finita; solo l’euro, il vincitore, potrebbe sopravviverle in alcuni Paesi. 2) Scongiurare la guerra in Europa impedendo la ricostituzione della cortina di ferro più a est, tra l’Ucraina e la Russia; tornare allo spirito degli accordi di Helsinki del 1975, che sulla rinunzia a modificare con la forza i confini hanno assicurato la pace in Europa, almeno fino alla guerra contro la Iugoslavia e per il Kossovo. 3) Ripristinare l’operazione Mare Nostrum evitando all’Italia la ripetizione del reato di ecatombe e di strage. 4) Promuovere un’azione ai sensi del cap. 7 della Carta dell’ONU per debellare il DAESH (ISIS) al fine di ristabilire “la pace e la sicurezza internazionale”. 5) Avviare un piano straordinario di interventi pubblici per creare nuove opportunità di lavoro, a cominciare dai giovani. 6) Ripristinare la dignità e la serietà formativa della scuola, per cambiare il futuro.