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03 Gen 2015

L’economista Thomas Piketty in Francia si rifiuta di ritirare la Legion d’onore, per protesta contro le politiche di austerità

A suo tempo molto vicino all’attuale presidente della Repubblica, l’economista ha alzato ultimamente il tono delle sue critiche contro la politica dei tagli attuata da Valls. Thomas Piketty, considerato il guru francese dell’economia, autore del “Il Capitale nel XXI secolo”, ha annunciato questo Giovedì che si rifiuta di ricevere la massima onorificenza civile che un cittadino francese possa ricevere, la Legion d’Onore. “Rifiuto questo riconoscimento perchè non ritengo che spetti al governo decidere chi è onorabile e chi no”, ha afermato Piketty nelle sue polemiche dichiarazioni rilasciate all’agenzia AFP. “Farebbero meglio a concentrarsi su come risuscitare la crescita economica in Francia ed in Europa”, ha aggiunto l’economista.

Piketty è considerato l’economista che ha rivelato, con la sua analisi, i segreti della disuguaglianza nel XXI secolo e ne ha spiegato le cause, seguendo  una sua teoria. Nella sua opera, che era stata accolta come il contributo più importante degli ultimi decenni, Piketty, in sintesi, parte da un riesame delle teorie sul capitale di Karl Marx ed arriva alla sua tesi, secondo la quale il capitale si accumula all’infinito, ma con rendimenti decrescenti, cosa che porta a conflitti tra i capitalisti, sempre in cerca di nuove opportunità. Se i rendimenti del capitale finanziario però sono comunque maggiori della crescita dell’economia reale, i ricchi diventeranno sempre più ricchi e la disuguaglianza aumenterà: il rapporto tra capitale e redditi crescerà da meno di 4,5 del 2010 a 6,5 nel 2100.

L’opera di Thomas Piketty, dopo la traduzione in inglese, è divenuta un Best Seller a livello mondiale (vedi: Il Capitale nel XXI secolo)  e di lui si sono occupati con interesse tutti i principali giornali economici, dal Financial Times all’Economist, divenendo il più famoso economista di Francia. Alcuni analisti lo considerano ormai come un “pentito” delle teorie del liberismo economico di cui avverte l’inadeguatezza e le contraddizioni,  in particolare negli effetti sociali e nell’aumento delle diseguaglianze.

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