RIA Novosti
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3 febbraio 2015

La spada di Damocle spagnola sulla UE

La sinistra spagnola promette di cambiare la storia. La manifestazione di 100mila persone, organizzata dal partito Podemos a Madrid, ha dimostrato che gli euroscettici possono vincere le elezioni non solo in Grecia. In questo caso la situazione nella UE potrebbe diventare critica in tutti i sensi.

Questa manifestazione del partito d'opposizione Podemos ha dato il via alla sua campagna elettorale. Sebbene le elezioni parlamentari si svolgeranno solo il prossimo novembre, la sinistra ha fatto capire di essere già pronta sulla rampa di lancio.

Fondato solo quest'anno, il partito è già diventato uno dei più grandi in Spagna, mettendo in crisi il tradizionale sistema bipartitico del Paese. Al momento, secondo i sondaggi, occupa il secondo posto come consensi tra gli spagnoli. Secondo il suo leader, il 35enne dottore in scienze politiche Pablo Iglesias, i suoi compagni di lotta ora non protestano né pretendono più nulla. Quindi senza dubbio comincia "il conto alla rovescia per il cambiamento."

In generale il partito greco Syriza ha incarnato la volontà di cambiamento: la revisione dei rapporti con i creditori europei, la ristrutturazione del debito e il rifiuto di politiche di austerity. Tutto questi temi sono attuali per la Spagna, anche se non nella stessa misura di Atene. Così Podemos (tradotto in italiano “Possiamo”) può essere chiamato anche "Possiamo anche noi." Questo slogan potrebbe essere il motto della nascente tradizione vincente in Europa.

Probabilmente tra le centinaia di migliaia di persone che si sono ritrovate in piazza a Madrid con la sinistra radicale, non tutti comprendono che la loro manifestazione era stata prevista da Marx. Ma tutti hanno studiato i classici della teoria economica con le proprie risorse finanziarie. Non peggio dei teorici, ognuno può spiegare cosa sia il "capitalismo decadente". Prima di tutto è il seme delle idee e degli stati d'animo di sinistra. Nei climi più caldi dell'Europa meridionale, non ancora riuscita a riprendersi dalla crisi del 2008, serve solo un po' di terra. In Grecia sono spuntati i germogli. Riguardo la Spagna hanno subito detto: può essere la prossima. Le previsioni promettono ancora con prudenza che Podemos possa essere tra i primi partiti nelle elezioni parlamentari. Tuttavia sarà un successo senza precedenti, anche se non così determinante come avvenuto con Syriza.

Tutti gli analisti insistono, dipenderà molto dalle azioni del governo, in particolare da quello greco. Gli eventuali successi di Tsipras e dei suoi alleati al potere certamente potrebbero diventare l'argomento decisivo della campagna elettorale in favore dei loro compagni spagnoli. L'insuccesso o una frenata in Grecia rovinerebbe le prospettive del partito di Iglesias. Al momento il partito sta guadagnando consensi. A novembre promette di cambiare la storia.

L'analista presso l'Istituto Internazionale di Studi politici e umanitari Vladimir Bruter non garantisce che gli spagnoli siano in grado di ripetere a novembre il successo greco di Syriza:

Completamente, credi di no. Ma il successo sarà significativo e abbastanza inaspettato per coloro che non seguono gli eventi politici in Spagna. A mio avviso la vittoria della sinistra alle elezioni in Spagna è scontata. Ma sarà una sinistra diversa. I socialisti, i comunisti e Podemos. Hanno un diverso livello di radicalità. Pertanto il futuro del governo spagnolo può essere "una sinistra diversa". Anche negli altri Stati meridionali membri della UE si registrano queste tendenze. Valgono anche per Portogallo e Croazia. Lo spostamento a sinistra è abbastanza evidente nei Paesi dell'Europa meridionale.

In Europa è evidente come maturi il "fronte di sinistra." Quali sono inoltre le sue possibilità di vincere nei propri Paesi? Secondo l'esperto,

le sue possibilità sono molto alte. Inoltre tutti questi partiti di sinistra sono euroscettici. Nei Paesi dell'Europa meridionale, la sinistra è sempre stata rappresentata in Parlamento. Anche quando le idee comuniste erano ormai passate di moda. Pertanto le idee della sinistra radicale non sono mai morte. Ora sono di nuovo alla ribalta in considerazione del fatto che la situazione nella UE è deleteria. I Paesi dell'Europa meridionale si sentono isolati, messi da parte nel processo decisionale. Questa è la risposta degli elettori locali alla loro situazione politica ed economica sfavorevole.

A Bruxelles o Berlino, vedendo la svolta a sinistra in Europa meridionale, possono naturalmente decidere che da 2 casi non dipenda il sistema. Tuttavia se Atene ha ucciso solo "la troika", la Spagna è in grado di dare il colpo di grazia alla UE. Insieme con la Grecia saranno quello che in Russia dicono "due stivali sono una coppia". Solo uno di loro sarà lo "stivale spagnolo". Per l'Unione Europea sarà una vera e propria tortura.

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