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august 16, 2015

 

Gaza donna muore per le ferite da ordigno inesploso israeliano

 

Nella mattina di Domenica, una donna palestinese del sud della Striscia di Gaza, ha ceduto alle ferite riportate all'inizio di questo mese, a causa dell’eplosione di  un ordigno rimasto inesploso durnte l’offensiva militare israeliana della scorsa estate.

Fonti mediche palestinesi dell'ospedale Abu Yousif al-Najjar di Rafah hanno riferito che la 77enne Amina Abu Naqira è morta Domenica mattina dopo aver lottato per la propria vita per più di una settimana. Altri quattro palestinesi sono stati uccisi e più di 30 feriti quando altri ordigni sono esplosi mentre una famiglia stava scavando tra le macerie di una casa distrutta nel quartiere Shabora a Rafah il 6 agosto. Le vittime erano tutti i parenti di Amina Naqire e sono stati identificati come Abu Bakr Hasan Naqira, Abdul-Rahman Abu Naqira, Ahmad Hasan Abu Naqira, e Hassan Ahmad Abu Naqira.

Più di 7.000 ordigni inesplosi sono stati lasciati in tutta la Striscia di Gaza dopo la guerra della scorsa estate tra Israele e gruppi militanti palestinesi, secondo i funzionari del coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per i territori palestinesi.

Anche prima dell'assalto israeliano più recente, ordigni inesplosi delle offensive 2008-9 e 2012 erano una grave minaccia per gli abitanti di Gaza. Una relazione del 2012 pubblicata dall'Ufficio dell'Alto Commissario per i diritti umani ha affermato che 111 civili, 64 dei quali erano bambini, sono stati vittime di ordigni inesplosi tra il 2009 e il 2012, raggiungendo una media di quattro ogni mese nel 2012.

La guerra dei 50 giorni l'anno scorso è stato il più lungo e più mortale dei tre, con 2.251 palestinesi uccisi, in gran parte civili, tra cui 551 bambini, e 73 israeliani, per lo più soldati.

 


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august 16, 2015

 

Gaza woman dies of wounds from Israeli ordinance explosion

 

A Palestinian woman from the southern Gaza Strip on Sunday morning succumbed to wounds sustained earlier this month when an unexploded ordnance last summer's Israeli military offensive went off.

Palestinian medical sources at Abu Yousif al-Najjar hospital in Rafah said that 77-year-old Amina Abu Naqira on Sunday morning died after fighting for her life for more than a week.

Four other Palestinians were killed and more than 30 injured when the unexploded ordnance went off while a family was clearing rubble from a destroyed house in the Shabora neighborhood of Rafah on Aug. 6.

The other fatalities were all relatives of Amina Naqire and were identified as Bakr Hasan Abu Naqira, Abdul-Rahman Abu Naqira, Ahmad Hasan Abu Naqira, and Hassan Ahmad Abu Naqira.

More than 7,000 unexploded ordnances were left throughout the Gaza Strip following last summer's war between Israel and Palestinian militant groups, according to officials of the UN Humanitarian Coordinator for the Palestinian territories.

Even before the most recent Israeli assault, unexploded ordnances from the 2008-9 and 2012 offensives were a major threat to Gazans.

A 2012 report published by the Office of the High Commissioner for Human Rights said that 111 civilians, 64 of whom were children, were casualties to unexploded ordnance between 2009 and 2012, reaching an average of four every month in 2012.

Last year's 50-day war was the longest and deadliest of the three, with 2,251 Palestinians killed, mostly civilians, including 551 children, and 73 Israelis, mostly soldiers.

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