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29 gennaio 2015

Le Fattorie di Shebaa

La descrizione geopolitica e strategica di un’ area minuscola al centro dello scontro tra Hezbollah e Israele.

Roma, 29 gennaio 2015, Nena News

Le Fattorie di Shebaa, dove ieri si è svolto l’attacco dei combattenti del movimento sciita Hezbollah in cui sono rimasti uccisi due soldati israeliani, sono un lembo di terra di circa 25 kmq, situato nel punto dove si incontrano tre Paesi (Libano, Siria e Israele), alle pendici del Jabal Sheikh e al margine dell’altopiano del Golan siriano che Israele occupa dal 1967. L’area, militarmente strategica, nel punto più alto tocca i 1880 metri ed è quasi disabitata. Israele vi ha costruito postazioni che dominano il Libano meridionale.

Beirut chiede dal 2000, anno del ritiro israeliano dal Libano del sud, la restituzione di questa porzione del suo territorio, lunga 14 km e profonda circa 2,5, ed Hezbollah ribadisce che continuerà la lotta fino a quando non sarà liberata.

Israele da parte sua sostiene che le Fattorie di Shebaa, non facciano parte del territorio libanese ma di quello siriano e che il loro futuro debba essere deciso nel quadro di una eventuale soluzione per il Golan. L’accordo di demarcazione franco-britannico del 1923 prevedeva che quest’area facesse parte della Siria ma gli abitanti delle fattorie si consideravano libanesi e i proprietari vivevano nel villaggio libanese di Kfar Shuba (Shebaa). Non è indifferente peraltro che quella linea di demarcazione territoriale sia stata decisa da potenze coloniali e non da libanesi e siriani. Nel 1967 Israele occupò militarmente l’area assieme al Golan. E’ evidente che per Tel Aviv questo contenzioso territoriale dovrà risolversi senza che appaia come una vittoria militare e politica di Hezbollah. Nena News

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