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19 ottobre 2015

 

Secondo l’Associated Press il bombardamento dell’ospedale in Afghanistan fu premeditato

di Evan Blake

Traduzione di Giuseppe Volpe

 

Nuove rivelazioni giornalistiche hanno confermato gli attacchi aerei statunitensi contro il centro medico di Medici Senza Frontiere di Kunduz, Afghanistan, sono stati premeditati e deliberati, costituendo un flagrante crimine di guerra. I bombardamenti, durati quasi un’ora e mezza, hanno ucciso almeno 22 civili, tra cui 12 collaboratori dell’ospedale e 10 pazienti.

Citando un anonimo ex funzionario dei servizi segreti, l’Associated Press ha riferito giovedì che gli analisti statunitensi delle operazioni speciali avevano raccolto informazioni sull’ospedale giorni prima che fosse distrutto il 3 ottobre. Il funzionario afferma che gli analisti “avevano preparato un dossier che includeva mappe con l’ospedale cerchiato”, presumibilmente perché ritenevano che un agente dei servizi segreti pachistani stesse coordinando attività talebane dall’interno dell’ospedale.

L’articolo dell’AP segnala: “Le informazioni suggerivano che l’ospedale era utilizzato da un comando e centro di controllo talebano e che poteva ospitare armi pesanti”. Dopo l’attacco “alcuni analisti statunitensi hanno valuto che l’attacco era stato giustificato”, concludendo “che il pachistano, ritenuto operare per la direzione dell’Inter-Service Intelligence del suo paese, era stato ucciso”.

Tuttavia MSF ha ripetutamente affermato che nella sua struttura non erano presenti né armati, né armi, né munizioni. Inoltre nessuna delle vittime uccise dall’attacco aereo è stata pubblicamente identificata come pachistana e MSF afferma che nessuno dei collaboratori dell’ospedale era pachistano.

Meinie Nicolai, presidente della direzione operativa di MSF ha affermato: “Nell’ospedale lavorava solo personale afgano, oltre a nove collaboratori internazionali, nessuno dei quali pachistano. Non c’era assolutamente nulla che indicasse a qualsiasi livello, inclusa l’alta direzione, che uno qualunque dei nostri collaboratori lavorasse per i servizi segreti pachistani”.

La Nicolai ha indicato che questi nuovi dettagli confermano “che l’ospedale è stato attaccato di proposito, uccidendo 22 persone tra pazienti e personale di MSF … Ciò corrisponderebbe a un massacro premeditato”.

Anche NBC News ha scritto giovedì che “registrazioni dalla cabina di pilotaggio rivelano che l’equipaggio aveva effettivamente chiesto se l’attacco aereo fosse legale” durante i cinque separati mitragliamenti nel corso dell’attacco. Il Daily Beast ha scritto che durante aggiornamenti segreti in Campidoglio la settimana scorsa, l’esercito ha negato sia l’audio sia il video dall’interno della cabina di pilotaggio “ anche quando un parlamentare aveva chiesto direttamente di ascoltare l’audio”.

Il Dipartimento della Difesa ha citato la sua indagine interna in corso come motivo per non condividere le registrazioni, un’ulteriore indicazione che l’esercito opera stabilendo le proprie leggi. Le registrazioni potrebbero contenere dialoghi incriminanti in cui superiori ordinano ai loro piloti dubbiosi di commettere un crimine di guerra premeditato.

In dichiarazioni ufficiali riguardanti il bombardamento dell’ospedale, comandanti militari statunitensi hanno cambiato ripetutamente la loro versione. Nei primi tre giorni dopo l’attacco l’esercito ha omesso di dichiarare che c’erano state vittime civili innocenti. Il Pentagono ha rifiutato di riconoscere qualsiasi illecito e ha cercato di incolpare le forze afgane, spingendosi sino a tacere il fatto che gli attacchi aerei erano stati attuati dagli Stati Uniti. Un portavoce dell’esercito statunitense in Afghanistan ha descritto la deliberata decimazione dell’ospedale come “danno collaterale”.

Giorni dopo il generale dell’esercito statunitense John Campbell ha dichiarato ai giornalisti: “forze afgane hanno avvertito di essere sotto il fuoco da posizioni nemiche e hanno chiesto appoggio aereo alle forze statunitensi … E’ stato ordinato un attacco aereo per eliminare la minaccia talebana e numerosi civili sono stati accidentalmente colpiti”.

Il giorno seguente, parlando davanti alla Commissione del Senato sulle Forze Armate, Campbell ha finalmente riconosciuto la responsabilità statunitense per l’attacco, dichiarando: “Per essere chiari, la decisione … è stata una decisione statunitense presa all’interno della catena di comando statunitense. È stato attaccato un ospedale per errore”, ha dichiarato Campbell. “Non attaccheremmo mai intenzionalmente una struttura medica protetta”.

Quando gli è stato chiesto se ci fossero truppe statunitensi sul campo, Campbell ha dichiarato: “Avevamo un’unità delle operazioni speciali nelle strette vicinanze che comunicava con il velivolo che ha condotto l’attacco”. La presidente di MSF Joanne Liu ha in seguito descritto queste osservazioni come “un’ammissione di un crimine di guerra”.

La Nicolai ha contestato la versione statunitense palesemente inventata, dichiarando all’AP che il personale di MSF “ha riferito una notte calma e che non c’erano combattenti armati, né combattimenti in corso nel complesso o da esso prima degli attacchi aerei”. Afgani che lavoravano all’ospedale hanno anche dichiarato all’AP che non c’erano stati spari dall’interno del complesso ospedaliero.

Le più recenti rivelazioni smascherano come menzogne tutte le precedenti affermazioni dell’amministrazione Obama e degli ufficiali dell’esercito. L’attacco deliberato di un ospedale è un crimine di guerra, prodotto della guerra predatoria in corso da quattordici anni.

Le rivelazioni dell’AP sono arrivate il giorno stesso in cui Obama ha annunciato che gli Stati Uniti manterranno 10.000 soldati in Afghanistan, probabilmente almeno sino alla fine della sua presidenza.

 


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Fonte: https://zcomm.org/znetarticle/hospital-bombing-in-afghanistan-was-premeditated-ap-reports/

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