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20/01/2015

L’Arabia Saudita: “Contro Isis sparare a vista”
di Maurizio Molinari
Corrispondente da Gerusalemme

La disposizione è stata adottata per volere del re Abdallah, in risposta al blitz jihadista del 5 gennaio che ha visto un commando dello “Stato Islamico” attaccare un posto di frontiera iracheno-saudita causando la morte di tre militari del regno

“Fare fuoco a vista contro gli intrusi”. E’ Awad bin Eid Al-Balawi, il generale saudita comandante ad interim della Guardia di Frontiera del regno wahabita, a far conoscere quali sono i nuovi ordini per i contingenti che vegliano sul confine con l’Iraq. La disposizione è stata adottata, per volere del re Abdallah, in risposta al blitz jihadista del 5 gennaio che ha visto un commando dello “Stato Islamico” attaccare un posto di frontiera iracheno-saudita causando la morte di tre militari del regno, incluso il comandante della Guardia di Frontiera.  

In quell’occasione di jihadisti del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi sono riusciti a prendere di sorpresa le guardie saudite ed è per prevenire tale eventualità che il comandante ad interim ora dispone di “sparare subito contro gli intrusi” che si avvicinano alla frontiera ovvero senza aspettare di fermarli per controllargli i documenti. In concreto ciò significa che avvicinarsi all’Arabia Saudita dall’Iraq sarà possibile solo a vetture e persone “riconoscibili” o “conosciute” dalla sicurezza saudita. Sono misure che lasciano intendere l’entità del timore dei sauditi per infiltrazioni jihadiste, peraltro preannunciate dal Califfo che considera il regno una “tana di impostori” e non cela il desiderio di rovesciare la monarchia per impossessarsi dei luoghi santi dell’Islam, Medina e la Mecca. Da qui l’imponente progetto di difese fisiche che Riad sta realizzando lungo i circa 1000 km di confine con l’Iraq: si tratta di un vallo composto di “cinque strati” di barriere, fisiche ed elettroniche, destinato a creare una profonda zona cuscinetto fra i due Paesi arabi. 

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