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Martedì 27 Gennaio 2015

Commento di una cittadina cremonese sulla manifestazione antifascista di Cremona

Pubblichiamo le considerazioni di una cittadina cremonese, apparse sui social network, a commento dell'articolo di Luca Fazio de “Il Manifesto” sulla manifestazione antifascista di sabato 24 Gennaio. Manifestazione indetta dopo la vile aggressione di domenica 18 Gennaio, in cui sessanta fascisti armati hanno assalito il centro sociale Dordoni prendendo a sprangate in testa e sull'addome Emilio, storico compagno cremonese che ancora lotta in un letto d'ospedale, fino a lasciarlo in fin di vita.

“E va bene. Ho riaperto Facebook (ma poi subito lo richiuderò ve lo prometto! ) per condividere queste parole di Luca Fazio. Degne . Vere. Certe. Inattaccabili. E per ricordarvi altre parole. Quelle di De Andrè de "La canzone del maggio ". PAROLE CHE ENTRANO DENTRO PER NON USCIRE MAI PIÙ. E per ricordare a tutti che la violenza di casapound uccide e ferisce..mentre sabato non è stato ferito nessuno. Che Emilio è sempre là e sta male...e che forse nessun fascio a Cremona ridurrà più una persona così perché sabato è andata come andata.Io non so se un altro tipo di risposta li avrebbe fermati tempestivamente o no ,ma so che nessun'altra risposta è stata tanto visibile e senza feriti. Sarebbe stato bello sfilare pacificamente per il centro ma nessun questore avrebbe mai seriamente permesso davvero a 5000 persone di entrare nei dedali di una cittadina. Lo scopo di sabato era chiudere lo Stoccafisso.Pur di arrivare allo scopo i ragazzi del Dordoni hanno indetto una manifestazione che si sa avrebbe potuto portare la chiusura invece del loro centro sociale..l'hanno indetta comunque..arrivando al più alto scopo: lo Stoccafisso è chiuso.Punto. Io che vado in giro a dire a voce alta di essere antifascista pacifista e che mai farei uno scontro con un cordone di poliza giro senza paura e me lo posso permettere perché storicamente qualcuno con altre dinamiche dalle mie mi ha parato le spalle sempre. Senza riserve. Inoltre ,gente,nonostante tutto io non ho ancora nella mia vita spaccato una banca arginando a fatica l'impeto quotidiano di farlo..ma non posso in coscienza additare chi lo fa davvero. Chi non ha mai pensato almeno una volta in vita sua di sperare che la sua banca saltasse in aria scagli la prima pietra. Verranno tempi di lotta che non saranno più da operetta,purtroppo. A tutti piace la pace. Bisogna vedere come ci si arriva. .Spero non si arrivi a quello che facevano i nostri partigiani .Se per non arrivare a quello si vedranno giornate come sabato potrebbe essere purtroppo una realtà. Dobbiamo essere preparati. Signor sindaco, Cremona città della pace lo è sempre stata quando i centri sociali erano più forti. Non lo è stata più da quando sono stati sdoganati i fascisti. Mediti signor sindaco su chi le sta togliendo questo problema..."
 

Qui potete trovare l'articolo di Luca Fazio de “Il manifesto”

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