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Tuesday, 24 February 2015

 

Il Segretario delle Nazioni Unite critica l’esitazione del mondo nell’aiutare la Siria

 

Il Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon, ieri ha criticato l'esitazione della comunità internazionale per risolvere il conflitto in Siria, lo ha riferito l'agenzia Anadolu.

 

Parlando al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione in Siria, Ban ha sottolineato che un intervento tempestivo per prevenire i conflitti e proteggere i diritti umani contribuirebbe a rafforzare la sovranità, piuttosto che sfidarla o limitarla e che, al contrario, le gravi violazioni dei diritti umani indeboliscono la sovranità.

Ha fatto le sue osservazioni nel corso di un dibattito aperto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul mantenimento della pace e della sicurezza internazionale organizzato dalla Cina.

Il tema del dibattito, che si è aperto ieri mattina, è: mantenere la pace internazionale e la sicurezza: Riflettere sulla storia e affermare un forte impegno per i fini e i principi della Carta delle Nazioni Unite.

Il capo delle Nazioni Unite ha sottolineato che i primi sforzi per affrontare le violazioni dei diritti umani e delle rivendicazioni politiche in Siria erano migliori rispetto all’escalation terribile della situazione in questo momento.

Egli ha sottolineato l'importanza dell'impegno dei membri dell'Assemblea Generale ai principi dell'organizzazione internazionale e della Carta delle Nazioni Unite e il ruolo della comunità internazionale nel prevenire il ripetersi di genocidi e lo scoppio di conflitti armati.

Ban ha detto: "La Carta è un documento vivo, non una tabella di marcia dettagliata è la nostra bussola, ne sancisce i principi che hanno superato la prova del tempo".

Ha aggiunto che le aspirazioni contenute nella Carta sono rimaste "valide, preziose e vitali", in particolare l'impegno per la prevenzione dei conflitti armati attraverso la soluzione pacifica delle controversie e la tutela dei diritti umani.

Ban ha detto che il dibattito aperto è attuale e importante in quanto quest'anno ricorre il 70° anniversario della fondazione delle Nazioni Unite.

Da parte sua, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha sottolineato la necessità di risolvere la crisi in Siria, con mezzi pacifici.

Ha detto ai giornalisti che "il futuro della Siria deve essere determinato dai siriani stessi con il dialogo e con la partecipazione di tutte le parti all'interno del paese".

Wang Yi ha sottolineato la necessità per la comunità internazionale di aiutare positivamente a ricorrere al dialogo per risolvere la crisi siriana.

Secondo le statistiche delle Nazioni Unite, il conflitto in Siria ha lasciato circa 200.000 morti e più di 10 milioni di sfollati.

 

 

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Tuesday, 24 February 2015

 

UN chief criticises world hesitance to help Syria

 

UN Secretary-General Ban Ki-moon yesterday criticised the international community's hesitance to solve the conflict in Syria, the Anadolu Agency reported.

Speaking at the UN Security Council on the situation in Syria, Ban stressed that early action to prevent conflict and protect human rights helps to strengthen sovereignty, rather than challenge or restrict it, and that serious violations of human rights that weaken sovereignty.

He made his remarks during an open debate at the UN Security Council on maintaining international peace and security organised by China.

The theme of the open debate, which opened yesterday morning, is: Maintaining International Peace and Security: Reflect on History and Affirm Strong Commitment to the Purposes and Principles of the Charter of the United Nations.

The UN chief pointed out that early efforts to address violations of human rights and political grievances in Syria are better than the terrifying escalation of the situation there now.

He stressed on the importance of the General Assembly's members' commitment to the international organisation's principles and the United Nations charter as well as the international community's role in preventing the recurrence of genocide and the outbreak of armed conflict.

Ban said: "The Charter is a living document, not a detailed roadmap. It is our compass, enshrining principles that have stood the test of time."

He said the aspirations contained within the Charter remained "valid, valuable and vital", especially the commitment to prevention of armed conflict through the peaceful settlement of disputes and the protection of human rights.

Ban said that the open debate is both timely and important as this year marks the 70th anniversary of the founding of the United Nations.

For his part, the Chinese Foreign Minister, Wang Yi, stressed on the need to resolve the current crisis in Syria through peaceful means.

He told reporters that "the future of Syria must be determined by Syrians themselves and through the participation of all parties within the country using dialogue."

Wang Yi stressed on the need for the international community to help positively to resort to dialogue in order to resolve the Syrian crisis.

According to the United Nations statistics, the conflict in Syria has left some 200,000 people dead and displaced more than 10 million others.

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