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30-09-15 - n. 558

 

Dichiarazione del Consiglio Mondiale della Pace sulla Giornata Internazionale della Pace delle Nazioni Unite

Traduzione del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

 

Il Consiglio Mondiale della Pace, in occasione della "Giornata Internazionale della Pace" delle Nazioni Unite, esprime la sua profonda preoccupazione per la crescente aggressività dell'imperialismo in tutti gli angoli del mondo, ed in questi giorni, in particolare, per le crescenti ondate di profughi in fuga per salvare le loro vite dalla Siria, dall'Iraq e dal Nord Africa, vittime delle guerre imperialiste e delle aggressioni di tutti gli ultimi anni. I milioni di famiglie con neonati e bambini che cercano di fuggire dall'orrore è il risultato delle politiche del "mutamento violento di regime" e del "Nuovo Medio Oriente" propugnate dagli USA, dalla NATO e dall'UE con il pretesto del "buon governo" e della "protezione della popolazione civile". I "guerrieri santi", i quali sono stati creati, finanziati e agiscono per conto delle forze imperialiste, stanno perpetrando crimini contro l'umanità, mentre gli Stati Uniti ed i loro alleati volontari provenienti dalla Turchia e dalle monarchie del Golfo continuano le loro operazioni militari.

 

Il Consiglio Mondiale della Pace (WPC) denuncia l'ipocrisia delle forze che stanno dietro a questi crimini, le quali da un lato esprimono il loro rammarico per i milioni di profughi che vengono sempre più vittimizzati mentre dall'altro continuano a mantenere le sanzioni e l'isolamento dei paesi sotto attacco. Facciamo appello alle Nazioni Unite perchè venga garantita e difesa una via di transito sicuro per i rifugiati e perchè venga garantito il loro diritto di raggiungere una loro sicura destinazione in Europa, contro gli accordi reazionari UE di Schengen e Dublino.

 

Per commemorare la "Giornata Internazionale della Pace", chiediamo la fine degli interventi militari imperialisti, dell'occupazione e dell'ingerenza straniera in Medio Oriente ed in Nord Africa e la fine dei preparativi di guerra della NATO in Europa Orientale ove si stanno dispiegando 50.000 militari dai Paesi Baltici fino alla Bulgaria.

 

Niente più guerre e campagne imperialiste!

 

Atene, 21 settembre 2015.

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