Ogni vittima ha il volto di Abele

Numero 141 del 22 ottobre 2015

 

Antimilitarista e Disarmista

di Peppe Sini

 

Un impegno di pace, un movimento per la pace, una politica di pace, un programma d'azione per la pace non puo' non essere antimilitarista e disarmista.

Deve essere antimilitarista poiche' la logica militare, la macchina militare, ha la sua ragion d'essere nel preparare ed eseguire la guerra che sempre e solo consiste nell'uccisione di esseri umani.

Deve essere disarmista perche' le armi da se stesse invitano ad uccidere, minacciano di uccidere, uccidono infine. A questo servono: a uccidere, a uccidere gli esseri umani.

*

Un impegno di pace, un movimento per la pace, una politica di pace, un programma d'azione per la pace non puo' non fare la scelta della nonviolenza, poiche' solo la nonviolenza si oppone radicalmente alla violenza, solo la nonviolenza non e' subalterna alla violenza, solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

In Italia, in Europa, nel mondo, nulla e' piu' necessario ed urgente che un impegno di pace, un movimento per la pace, una politica di pace, un programma d'azione per la pace.

E per opporsi alla guerra occorre opporsi a tutti gli eserciti e a tutte le armi.

Senza smilitarizzazione e senza disarmo non vi sara' mai pace.

E se non si avvia al piu' presto una politica di pace, l'umanita' soccombera' alla guerra.

*

Nulla e' piu' necessario e urgente che lottare contro la guerra e tutte le uccisioni, lottare contro il razzismo e tutte le persecuzioni, lottare contro il maschilismo e tutte le oppressioni. Questa lotta richiede la scelta della nonviolenza.

Opporsi alla guerra, al razzismo, al maschilismo, significa lottare per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani, significa difendere la biosfera - la casa comune dell'umanita', l'insieme di cui l'umanita' e' parte -.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

*

Quale agenda concreta e immediata puo' darsi un movimento per la pace, una politica di pace, oggi in Italia?

Far cessare la partecipazione dell'Italia alle guerre in corso.

Ridurre drasticamente le assurde spese militari (72 milioni di euro al giorno spende lo stato italiano per la macchina assassina).

Far cessare a tutti i livelli la produzione e il commercio delle armi.

Denunciare la Nato come organizzazione terrorista e stragista, uscirne ed operare per il suo scioglimento, avviare i doverosi procedimenti giudiziari contro i suoi vertici responsabili di crimini di guerra e contro l'umanita'.

Soccorrere, accogliere e assistere tutte le persone in pericolo di morte in fuga dalla fame e dalle guerre.

Abrogare tutte le scellerate misure razziste imposte nel nostro paese da governi folli e feroci.

Promuovere la difesa popolare nonviolenta ed i corpi civili di pace.

*

Cessare di uccidere e di lasciar uccidere.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Abolire gli eserciti e le armi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Vi e' una sola umanita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Non essere uccisi e' il primo diritto.

Salvare le vite e' il primo dovere.

top