Infopal - PIC - Quds Press - Il tribunale militare israeliano di Ofer ha condannato una ragazzina di 14 anni, Malak al-Khatib, a due mesi di prigione e a una multa di 6000 shekel. Khatib è stata arrestata il 31 dicembre con l’accusa di aver tirato pietre e di detenzione di un coltello – accuse che il padre definisce “ridicole”. Il Centro palestinese per i prigionieri ha lanciato un appello affinché le autorità di occupazione rilascino Malak. sIl Centro ha anche messo in guardia sugli effetti psicologici della prigionia sulla ragazzina, aggiungendo che Malak non ha commesso alcun crimine.


Middleeastmonitor - Wednesday, 21 January 2015 - Il Centro Ahrar per lo Studio dei prigionieri e dei diritti umani ha riferito che, la corte militare israeliana a Ofer ha condannato la quattordicenne Malak Al-Khatib, da Betin a Ramallah, a due mesi di prigione e una multa di 1528 dollari. La famiglia di Al-Khatib ha detto ad Ahrar, in un'intervista esclusiva, che il giudice ha emesso la sentenza dopo aver trovato un accordo. Malak è stata arrestata il 31 dicembre, presso la sua scuola con l'accusa di lanciare pietre contro le forze di occupazione. Israele ha esteso la sua detenzione per due volte ed è stata trasferita al carcere di HaSharon. Il direttore del Centro Ahrar Fouad Al-Khafsh ha condannato la sentenza dicendo che la considerava ingiusta. Ha detto inoltre che la sentenza non tiene conto del fatto che Malak è una bambina, che sta già soffrendo psicologicamente a causa della sua prolungata prigionia. Al-Khafsh ha dichiarato che il centro ha lanciato una campagna in collaborazione con le organizzazioni legali e i media per fare pressione sulle autorità di rilasciarla. Le accuse contro Malak includono il lancio di pietre, ostruzione della strada e il possesso di un coltello. Lei è stata in carcere per 22 giorni consecutivi.

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